L'etichetta del Manene è particolarmente azzeccata: rarefatta e dilatata come il bicchiere.
Un Cerasuolo che parla di scarlatto, diafano e brillante allo stesso tempo, che si lascia sedurre dalla luce, prendere e lasciare, senza soluzione di continuità. Nero d'Avola, Frappato.
Ha profumi piccoli e coperti, di toeletta. Di cartelle di notai. DI cassetti di vecchie scrivanie. Di carta assorbente. Di spirito. Di frutta spiritosa. Non particolarmente profondo, ma aperto e felice.
Poi il sorso, acqua di rubini, vitale quanto basta per cavalcare le papille con vigore squillante. Per risuonare di frutti freschi - appare quasi in trasparenza il melograno - e di pomeriggi di primavera avanzata, e di risate in compagnia. Che ti senti di versare a garganella, e tinnire nei bicchieri. Vero, si chiude subito dopo il termine: ma lascia l'eco di schiocchi.
Bicchiere felice.