Una selezione preziosa di Sangiovese Grosso per un millesimo fortunato: ecco il Brunello di Piancornello, aperto in una maturità ancora lontanissima dalla vecchiezza.
Il granato denso e vibrante, alleggerito sull'unghia quasi cristallina, anticipa un aroma composto e sonoro: il frutto è solo un'intuizione, fondamenta di un edifizio aereo e lineare, brillato di una luce crepuscolare romantica e struggente. Tocchi spiritosi con brillanze eteree, sopra i ricordi di cartone bagnato, ghiande, foglie morte. Sul finire piccoli frammenti più esotici come il legno di sandalo e un clangore di tele di damasco.
All'assaggio il ricco sorso si srotola sulla vibrazione fredda del vitigno, subito teso come corde di liuto, su cui t'arrapichi alla ricerca di un centro che pare l'abbraccio di una fidanzata dopo troppo tempo ritrovata: acceso d'alcool e ritentivo di polpa, sottilmente intagliata in un'ossatura che fa dell'eleganza e della morigeratezza un esempio di grandezza.
Bicchiere formidabile, personale, riconoscibile, quasi mistico.