Un convegno con una bottiglia di Gaiospino è un'evenienza non del tutto banale: 10500 richiestissimi pezzi la produzione di Lucio Canestrari da Staffolo.
Il millesimo '05 brilla, letteralmente, d'oro e di riflessi verde smeraldo. Ha struttura mielosa e docile, restia ad abbandona i bordi indolenti.
Il naso è elegante e forte, quasi austero, ma di certo di gran carattere. Subito erbaceo, segue con toni di affumicato prima di uscire un frutto polputo, una bella pera matura. Finale minerale, secco, seducente.
L'assaggio è da subito spesso, quasi felpato. L'ingresso è zuccherino, con un corpo che s'allarga succoso, materico, e lungo in brillante carnosità.
Il termine è infinito, resistente, quasi surmaturo.
Eccezionale, un'espressione quasi epica del Verdicchio.