Solo sull'orlo emerge una sfumatura viola-porpora, mentre il cuore è nero fitto, perfettamente impervio alla luce.
Forte anche l'impegno plastico sul vetro, con pigmento apprezzabile.
Nei profumi appaiono vigorosamente i frutti surmaturi, quasi cotti, che procedono verso note dolci molto in evidenza. Spezie scure pervadono l'uscita, assieme ad una traccia vegetale ricordata dal mallo di noci.
L'assaggio copre il naso con precisione: attacca liscio e un po' molle, mentre il passo si fa rotondo e denso, al ritorno imperioso delle note dolci. I tannini sono levigatissimi, fors'anche piegati da una certa masticabilità non completamente risolta dal pur robusto tenore alcoolico. Il finale tiene bene, anche se l'uscita è poi veloce. Succoso, appena affaticata la bevibilità
NB: Assaggio effettuato nell'ambito del Tasting Panel di Wine Is Love, il Wine Blog di Francesco Zonin.