La Vota è l'ansa del fiume: il terreno sabbioso depositato dal Belice, in cui affondano le radici delle viti pescando dal fiume vicino. L'uva che matura laggiù non è uguale alle altre, e non è nemmeno uguale a se stessa, anno dopo anno. Il bicchiere davanti racconta racconti bislacchi, conviene chiedere, se si vuole imparare. Marilena Barbera risponde*:
L’amore non si spiega, spesso non è nemmeno dettato dalla consapevolezza della qualità, anzi. Amo la vigna della Vota perché l’ha piantata mio padre, e ancora di più perché lì abbiamo fatto la nostra prima vendemmia notturna, nove anni fa. La luna piena, i grilli, il fresco dell’aria salmastra, ho ancora nel naso il profumo del mosto, della terra e delle foglie umide di rugiada. Solo la nostra famiglia, quando ancora mia sorella faceva il vino con noi. Abbiamo tagliato tutta la notte, e alle cinque di mattina abbiamo svegliato il panettiere perché ci desse il pane caldo, da mangiare con la granita. Poi siamo andati nella vecchia dispensa di mio nonno, e abbiamo pigiato con la macchinetta rossa che faceva 1 cassetta ogni tanti minuti.
Allora assaggi con altra attenzione, con altro animo. Perchè ci sono tutte le cure, per questo rosso cupo: rese contenute, lieviti indigeni, botte grande per controlare, in qualche modo temperare la potenza del vitigno, resa esplosiva dal sole di Sicilia.
I profumi sono intensi, fitti di coloriture impegnative: dai prevedibili frutti rossi al tabacco, dal cioccolato al caffè, ad un alito verde di menta, al richiamo del muschio. Un respiro rovente, un calore soffuso che tracima dal bicchiere.
L'assaggio vuole governare ancor meglio la forza: che si palesa senza rovinare in un muscolo amènte. Il sorso serissimo si emenda dalla polputa certezza di frutto, si muove sul ritmo di un passo marcato ma che riesce a non sprofondare in mollezze non ostante il tannino fine, appeso. Nella seconda parte emerge un filo amarissimo che trascina verso il finale teso, privo di appoggiature.
Un bicchiere di sensazioni forti, che pare chiamare anni lunghi di riposo prima di donarsi completamente.
*NdA: Il lacerto è stato prelevato da un carteggio d'approfondimento privato, la pubblicazione è stata autorizzata.