Nelle tre vite enologiche di Josko Gravner il Breg '98 sta appeso tra la rivoluzione e le anfore. Macerazione sì, anfore non ancora. Tini grandi, per raccontare quel vigneto da cui nacque tutto, Vinograd Breg. Oppure la scarpata, in sloveno. Brèg, una fucilata.
Allora il colore è caramello puro, con rari barbagli fluo dove la luce s'impiglia e incespica. E il caramello è nel naso, con la vecchia albicocca, e l'incanto agrumoso della buccia d'arancio sulla stufa, d'inverno.
Ma l'assoluta sorpresa è nell'assaggio, così coraggiosamente distante dai sintomi dell'invecchiamento. Tannico, piccante, alcoolico: ma con misura, all'alba di quei 13°. Sulfureo nel mezzo, lunare al termine, perso in un orizzonte color cognac.
Un bicchiere esperienziale.