Uno dei pezzi da novanta dell'Azienda Agricola Sanpatrignanese di cui tutti sanno: Riccardo Cotarella enologo, la cui mano traspare in misura calligrafica.
Intenso all'occhio: un rubinone carico d'ampio spettro, ma non scevro da riflessi viola e granato. Pieno, fitto,oscuro al cuore, pigmenta gravemente il vetro, brillato di spiriti.
Odorare confettura di frutta rosse, cioccolato, piccole spezie ed aria balsamica. Carico, ricco, sferico.
L'assaggio è coerente, muscoloso fin dall'attacco. Rutilante di polpe, ricco il succo. Sale ad un centro tondo, laminato di tannini vivi e levigati, appena uncinati in fondo.
Denso il finale, reboante d'echi, tenutissimo, quasi budino.
Vino di grande disegno, bicchiere di grande correttezza: esecuzione impeccabile di un tema privo di qualsiasi spasmo elettrico. Piacerà a molti.