Monte dall'Ora cerca la via tradizionale per il vinone veronese. Corvina, Corvinone, Oseleta e Rondinella, appassimento, e l'idea di una estrazione garbata. Temperata, ecco.
Perchè non troverai fittezze insondabili, ma una forma particolare di energica eleganza. Quasi ritirata.
Il rubino è maturo, con un riflesso garbatamente granato, tracce di materia sul cristallo, e cuore cupo. Il naso è profondo, senza palesare spessori opìmi. Certo, frutti rossi e neri, anche conservati. E poi qualche brivido di freddezza dalla liquirizia, e sul fondo il tabacco fermentato.
L'assaggio riconcilia con il tipo: secco, diritto, presente. Anche stretto, con l'aggettivo preso nella sua migliore espressione. L'acool è enorme (15.5°) ma nell'archietettura generale del bicchiere nemmeno reboante: sostiene anzi un sorso che sfavilla proprio nel centro, e brilla nel finale con contrappunti alti e gravi davvero seducenti.
Maturo, pronto, bellissimo, e potrà essere atteso ancora a lungo.