Una scelta di campo: il tappo stelvin, da parte di Peter Pigler da Bressanone Birxen. Atesino fino al midollo, uno dei migliori Riesling italiani nell'universo.
La zaffata di idrocarburi è potente, diretta, immacolata. Il paglierino è chiaro. Il naso è acchiappante, con il frutto nascosto sotto la molecola del petrolio. Poi l'ultimo respiro è alcoolico. Rovente. B ello questo mischio di freddo-e-caldo. Piace.
Poi l'assaggio favilla un inizio uncinato, rampinato. Segue in progressione, con gli zuccheri che crescono a palla, il succo palese, il sole d'altura dentro, la furia della natura che si palesa. Poi il finale si allunga nel futuro, come in una macchina del tempo. Che nella macchina del tempo vorresti vederlo, per rivederlo tra 5 anni. O 10.
Bicchiere struggente.