A cavallo tra Brescia, Mantova e Verona, l'agricoltura gioca ancora un ruolo importantissimo. Siamo alle spalle del lago di Garda e della Sirmione cantata da Catullo e amatissima dai turisti tedeschi: pochi chilometri, e dal contesto turistico lacustre si arriva in una zona di colline dolci e assolate. Sono i Colli Morenici del Garda, comprensorio poco conosciuto e spesso fonte di sorprese gastronomiche inattese.
Non è proprio una sorpresa l'
attività della famiglia Castrini di Pozzolengo (Brescia). Una famiglia romagnola, nata e cresciuta nel commercio del bestiame: il capostipite, Arturo, veniva dalle parti di Lugo di Romagna, città dove il mercato dei buoi era famoso in tutta Italia, al punto da essere immortalato nel primo episodio del film
Boccaccio '70, girato da Vittorio De Sica.
Arturo Castrini commercializzava le mucche: portava stupendi buoi romagnoli bianchi dalle campagne ravennati ai colli morenici del Garda, ove queste bestie erano predilette per la grandissima resistenza alla fatica e al lavoro. Col figlio Gastone e coi nipoti Andrea e Massimo, la passione per gli armenti si è propagata fino al giorno d'oggi: a Pozzolengo, è bellissimo andare al Centro Carni dei Colli Storici, per toccare con mano (e assaggiare) il concetto di carne che questa famiglia ha portato avanti.
La bella macelleria offre soprattutto tagli piemontesi, ma anche di razza chianina e appunto romagnola, tutti animali discendenti da progenitori giunti qui ad aiutare i contadini nel lavoro dei campi. Oggi, scoperta la vocazione da carne di queste razze spettacolari, i Castrini ne vendono magnifici tagli. Concedetevi un po' della loro battuta di carne cruda, semplicemente condita oppure arricchita da funghi od olive: un boccone sapido, mostoso, frutto delle carni di buoi allevati in zona e in maniera controllata e naturale.
Allo stesso modo sono allevati i maiali pesanti da cui originano i salumi, capitolo altrettanto avvincente. Qui, il Salame Morenico di Pozzolengo ha ottenuto la Denominazione Comunale. E' un salame della tradizione bresciana: l'impasto, più che macinato, è tritato grossolanamente al coltello, poi insaccato nel budello. Andrea Castrini lo propone in svariate gradazioni di stagionatura, ma la palma della nostra preferenza va a quello detto “Stagionatissimo”, che al taglio libera una suggestiva lacrima, senz'alcun segno di irrancidimento della carne, che contraddistingue i salamacci stagionati male. Anche il budello si distacca con facilità. In bocca, un assaggio imperioso, inatteso, sorprendente nella compattezza e nell'intensità.
E non è tutto: molto buono è il salame lardellato, caratterizzato dalla presenza di grossi cubi di grasso duro nell'impasto. Speciale il salame misto di suino e fassona piemontese, da gustare più morbido. Una meraviglia anche la pancetta arrotolata, nonché il salame filettato, ossia con un filetto di maiale avvolto dal macinato.
Il negozio, aperto dal mercoledì al sabato, è inoltre apprezzato punto vendita di formaggi e vini non solo locali. Merita una deviazione, è a pochi minuti dal casello A4 di Sirmione.