Uscire dalla porta, rientrare dalla finestra. Angelina Malizia ci ha fatto una sorpresa. Ricordate? Avevamo parlato di lei l'anno scorso, quando qui sul Cucchiaio c'eravamo occupati della Formaggeria Panizzi di La Thuile. Appunto: prima di essere dei Panizzi, quelle mura ospitavano la Maison du Fromage di Angelina, una donna originaria di Luzzi (Cosenza) ma venuta ad abitare da tanti e tanti anni sulle montagne valdostane.
E perché vendette il negozio? Si era stancata del lavoro a La Thuile, dice. Ma alla fine doveva pur sopravvivere, la cara Angelina, una donna forte e cordiale. Così, in centro ad Aosta, rilevò il punto vendita di Walser Delikatesse.
Walser Delikatesse sarebbe un'azienda casearia della Valle di Gressoney, mandata avanti con eccellenti risultati dalla famiglia Ronco. Angelina ne ha rilevato il franchising, però affrancandosi dalla “casa madre”: oggi, tra le altre cose, continua a vendere i prodotti di Walser Delikatesse, ma per scelta sua, per scelta di qualità. Non per imposizione dei vecchi “padroni”.
Il negozio è piccolo e accogliente. Non straborda di formaggi come quello di La Thuile, ma si difende senz'altro molto bene. Inutile dire che qui si viene a comprare la Fontina. Angelina la propone in due stagionature, sei e dieci mesi: quest'ultima è sicuramente più ricca ed esuberante, senza comunque perdere la dolcezza classica di questo inimitabile formaggio locale. Le forme di Fontina che sono venute esteticamente male non vengono marchiate, e si chiamano semplicemente Formaggio Valdostano. Costano meno, tuttavia il profumo e il sapore non hanno nulla da invidiare alla bontà delle Fontine marchiate.
Possiamo addentrarci nella famiglia dei formaggi della Walser Delikatesse: il Trop Bun è un pasta molle e crosta lavata, stagionato una quarantina di giorni dai fabbricanti e poi ulteriormente affinato da Angelina. C'è poi la Toma di Gressoney, e la Montanara, toma a latte cruda stagionata 45 giorni, dalla pasta lievemente occhiata. Il Quadrifoglio, pure lui a crosta lavata, è uno stracchino che ricorda, molto alla lontana, il Taleggio, mentre lo Stein è stagionato sei mesi.
Non mancano formaggi di altri produttori. Angelina, in particolare, è molto attenta a chi in Valle d'Aosta lavora col latte di capra: ecco quindi caprini freschi, ma soprattutto formaggi di capra a pasta semidura, dal sapore unico. Oppure autentiche chicche come il Blu ai tre latti (persistentissimo) o l'ormai famoso Bleu d'Aoste, pure lui erborinato. Angelina ha poi destinato parte del suo bancone ai salumi, come i boudin (sanguinacci), la mocetta e il lardo.