l'Equinotium è una riserva di Cabernet Sauvignon che Mattia Filippi seleziona nei pressi di Faedo. Zona generosa e prosperosa.
Oscuro e fitto, quasi impenetrabile, resta svelto e movimentato di rari pigmenti sul vetro. Ha i toni del rubino con riflessi ampi che vanno dallo scarlatto nel cuore al porpora sull'unghia. Riluce di un naso così definitivamente cabernettoso, così compiutamente rosso da risultare inequivoco fin dal primo alito.
Esalati i primi frutti dopo l'apertura, una paziente attesa troverà altre vibrazioni, e piani più complessi. Presente, quasi sfacciato l'alcool (14°), sopra componenti erbivore di fienagione, di maggese, di covoni asciugati al sole dopo aver preso l'acqua. L'ultimo ricordo s'avvicina al caffelatte e al cioccolato, in particelle.
L'ultimo atto è puntuto, e non dilava troppo le note di inchiostro nere e intermittenti.
All'abbocco vien avanti deciso, caldo, piacente. Piccanze trascinate fino al mezzo del sorso, tra qualche esitazione morbida e qualche angolo caldo, accogliente, piegato. Tannini finissimi, sottili. Finale che si aggrappa ad un centro di gravità
Bicchiere bello e ineccepibile, che richiede tempo per dare il meglio di sè. Versalo nel bicchiere e conversa, nell'attesa.