Vittoria, provincia di Ragusa, Sicilia meridionale. Insieme all’Etna, la zona enologica isolana più rivalutata negli ultimi anni.
Paolo Calì vende questo Frappato rosato allo stesso prezzo del Cerasuolo di Vittoria: a leggere il listino prezzi sono rimasto allibito. Un po’ come se dall’altro lato dello Stivale i produttori di Bolzano chiedessero per il Santa Maddalena la stessa cifra del Lagrein riserva.
E’ evidente che in questo “Osa!!” sono riposte grandi speranze, e i motivi si scorgono facilmente. Raramente mi è capitato di assaggiare un rosato capace di conciliare tecnica (parlare di enologi consulenti ultimamente è reato, ma dietro c’è un certo Donato Lanati) e spontaneità come questo, e se a livello di complessità questa versione 2011 soffre certamente il paragone col meglio di Abruzzo e Salento, sul piano della vinosità e soprattutto della fragranza è una delle cose più interessanti assaggiate ultimamente nella tipologia.
Poco intenso ma brillantissimo al colore, impeccabilmente varietale (lampone, pepe bianco, sale), sugoso al palato e dal finale – presumibilmente aiutato dalle sabbie di dune marine preistoriche che alimentano le piante – che farà la felicità di tutti quelli (di questi tempi approssimativamente il 99% degli enofili) che nel bicchiere cercano “elettricità” e progressione.
A tavola si districa con impeccabile scioltezza. Sui 16 € in enoteca: non pochi, ma non li rimpiangerete.