Non molti mesi fa parlai di Gulfi e di un loro grande nero d’avola, il Nerosanlorè 2009, e Vi avevo lasciato con l’anticipazione che Vi avrei parlato anche del loro eccellente Cerasuolo di Vittoria, vino a denominazione di origine controllata e garantita, certamente tra i più significativi dell’intero continente siciliano.
Già noto agli antici romani col nome di
Plaga Mesopotamium, esportato a Malta già nel Settecento, il Cerasuolo di Vittoria fu messo, con un atto di incomprensibile masochismo, un po’ da parte negli anni ruggenti di fine Novecento, quando passò la novella dei vini neri di Sicilia tutti estratti, legno e alcol.
Intendiamoci, il Cerasuolo di Vittoria non è un vino leggero, ma di magnifica fragranza, cosa ben diversa. Una sorta di cru di
Beaujolais mediterraneo.Questa versione 2013 di Gulfi farà la felicità di chi in un rosso cerca anzitutto tinta violacea e frutto (ce n’è quanto volete, davvero, rosso e nero, insieme a una sfumatura di maggiorana e acetosella) e cremosità al palato. Peccato solo quella riga di tannino che secca un attimo (ma è un attimo) il centro bocca, senza la quale il punteggio sarebbe decollato.
Ma così è già squisito. Bevetelo fresco – tassativo! Per intenderci, una trentina di cubi di ghiaccio e acqua nel secchiello da spumante saranno necessari, nelle sere d’estate. Magnifico compagno di caponata e pesce azzurro arrostito. 15 €.