Da santa donna mi dedico quindi alla ricerca del pesto perfetto, arrampicandomi tra scaffali, investigando tra etichette e interrogando malamente i produttori: basta una sola minuscola fogliolina di Basilico non DOP per inquinare la digestione. Sono così arrivata a scovare il pesto di Cuvea, una piccola azienda ligure che “nasce dalla voglia (in dialetto ligure "cuvea") di due giovani sposi di seguire la passione per la propria terra attraverso un’iniziativa capace di far conoscere i sapori autentici della Liguria.”
L’azienda vende per ora esclusivamente on-line, e ne ho approfittato per acquistare altri prodotti oltre al pesto: salsa di noci, salsa verde, olio, pesto di pomodori secchi. La lista degli ingredienti è come ogni etichetta dovrebbe essere: semplice, breve, senza conservanti né coloranti.
Lo dico subito: il mio compagno non ha digerito il pesto, magari la fogliolina malefica ha fatto incursione nel barattolo. Il resto però è stato graditissimo: tutte le salse hanno sapori netti, ricchi e riconoscibili. I pesti e le salse sono materici, e si fanno divorare. Il difetto della salsa verde è l’eccessiva sapidità, che potrebbe non incontrare il favore di chi ama mangiare sciapo: interpellato il produttore, ha risposto che “la quantità di sale che mettiamo è necessaria per la conservazione e non possiamo fare altrimenti”. Le salse e i pesti costano intorno ai 5 euro la confezione, per 180g di prodotto. Ho assaggiato anche il loro Olio extravergine di oliva taggiasca, estratto a freddo e molto delicato, diversissimo dall’olio sardo a cui sono abituata, ma perfetto per insalate a base di frutta e verdura per l’estate che sta arrivando. Trovate tutte le informazioni sul sito dell’azienda.