Ottobre: mese di zucca, le prime mele, qualche radicchio... quest’anno le zucche son strepitose! Almeno, da quel che ricordo degli anni passati, posso dire di aver mangiato delle zucche spettacolari nelle ultime due settimane. Ma cosa potrei fare con la zucca? Vorrei fare qualcosa di diverso quest’anno. Risotti e gnocchi a non finire e tante creme da affogarci, marmellata un bel po’. Perché non provare a far qualcosa da poter poi conservare, ma senza esser stucchevolmente dolce?
Composta di zucca allora! Ottima con i formaggi, ma anche col pane...e anche da sola a dire il vero!
La domanda fondamentale è: come fare una composta di zucca che mi soddisfi? Ho deciso di farla con lo zafferano, in pistilli made in Italy, da abbinare ad un formaggio fresco, magari di capra che con la sua acidità contrasta ed esalta il dolce della zucca... O magari un qualcosa di piccante, un tomino piemontese irrorato di olio piccante. Le soluzioni sono tante, poi va a gusto. Adesso bisogna solo trovare la dose giusta di zucchero e di zafferano.
Come dosare un ingrediente costoso come lo zafferano? Non ne ho la benché minima idea! Di solito in cucina si va avanti a ‘prese’, dimenticando la grammatura precisa alla faccia dei pignoli!
Quant’è un “presa”? C’è una tecnica per la presa: tre dita ben pulite, pollice, indice e medio, a polpastrelli giusti, raccolgono un po’ (mezzo cucchiaino abbondante) di ingrediente. Posso dire per esperienza che una presa di pistilli basta per due, tre risotti, quindi presumo che su mezzo kg di zucca la famosa presa sia sufficiente. Proviamo?
Lasciamo cuocere dolcemente per circa 20 min a fiamma bassa così che la preparazione giunga a cottura senza però perdere consistenza. Uniamo lo zafferano e dopo pochi minuti saliamo leggermente, spegniamo la fiamma e lasciamo raffreddare.
Disponiamo due caprini in ogni piatto e vi distribuiamo sopra la composta di zucca tiepida. Serviamo con una spolverata di pepe.
La composta in eccesso si può conservare chiudendola in vaso come si fa con le normali conserve.