Le foto degli allievi del Food Photography Workshop by Accademia ED e Cucchiaio d'Argento

Conosciamo meglio i sette partecipanti al nostro primo corso dedicato alla fotografia di cibo, che si sono cimentati in un progetto di storytelling sul concetto di "cibo veloce".

Si è svolto durante lo scorso mese di maggio il primo workshop di Accademia ED e Cucchiaio d'Argento dedicato alla food photography. Un corso che, in due intensi fine settimana, ha permesso ai partecipanti di fare una full immersion nel mondo della fotografia dedicata al cibo, sia in modo teorico sia pratico, grazie a Tatjana Pauli, tutor del corso e Responsabile Editoriale del celebre volume del Cucchiaio d’Argento e di tutte le pubblicazioni, e all'esperienza di Francesca Moscheni, nome conosciuto e apprezzato nel settore, nonché insegnante per l'occasione. Ospite d'eccezione: Pinterest!

Il workshop è stato seguito online da sette allievi, e ha permesso loro di creare sinergie e contatti proprio come in un gruppo che si vede dal vivo. Cosa c'è, quindi, meglio delle opere realizzate durante il corso da questi sette allievi per raccontare l'esperienza vissuta? Dal Piemonte alla Sicilia, addirittura fino a Parigi; di ogni fascia d'età, generazione Z compresa; professionisti e appassionati, magari con un progetto in mente per il futuro, tutti quanti si sono cimentati con entusiasmo in uno storytelling finale sul concetto del "food fast". Che non è (solo) il "fast food": si tratta letteralmente del cibo veloce.

Qualcosa che si prepara in velocità, che si consuma in velocità, o che comprende entrambe le accezioni, andando così a toccare uno spettro più ampio di quello che generalmente intendiamo con il termine fast food (per esempio legato a una catena, o di bassa qualità o che non fa bene alla salute). Di seguito, ecco i lavori svolti con una breve presentazione di ciascun allievo e il commento di Francesca Moscheni. Che in apertura ci "regala" una sua foto proprio su questo tema.

Alessandra Augello. Titolo: Sapori d'Amuri

Sentivo il bisogno di confrontarmi, il bisogno di apprendere tanto quanto più potevo. In questo periodo così confusionario della mia vita ho preso la palla in balzo, cogliendo con entusiasmo questo stupendo workshop. Ho adorato ogni singola cosa: l’approccio a una visione artistica di Tatjana (Responsabile Editoriale de Il Cucchiaio d'Argento), l’intervento sul piano editoriale di Annalisa (Responsabile Editoriale di Cucchiaio.it), la sconvolgente scoperta di Pinterest sotto i diversi aspetti grazie a Martina (Strategic Partner Manager per Pinterest Italia) e per finire in bellezza Francesca, bravissima fotografa e docente, lei è stata una figura di vitale importanza per questo nostro percorso, colei che per un attimo è stata in grado di accantonare la mia estrema insicurezza.

Il commento
: Alessandra dimostra occhio e gran passione nel lavoro presentato. La storia scorre fluida, di grande atmosfera e con punti di vista interessanti. Racconta la sua Sicilia con calore e nonostante il cibo proposto sia fast, passa un messaggio di lentezza mediterranea che aggiunge fascino al suo trittico, attraversato dal rosso dalla prima all’ultima foto.
Sapuri d'Amuri

Roberto Caravana. Titolo: Shangai 

Mi sono iscritto al workshop per curiosità e per uscire un po' dalla mia comfort zone: non sono un esperto di cucina e tantomeno sono un cuoco raffinato, ma volevo provare a capire cosa si prova e come ci si muove con la fotografia in certi ambiti. È stata una bellissima esperienza e durante il percorso ho capito che anche in casi come questi si conosce qualcosa di sé stessi che prima si ignorava.

Il commento: la foto di Roberto è senz’altro originale, nonostante un approccio forse un po' pubblicitario, possiede la forza del contrasto tra ordine e caos. Ha in sé molte cose, dal concetto di instant, alla contrapposizione di due mondi, fino al taglio pop.

Shangai

Tommaso Carrera. Titolo: Più fast di Usain Bolt

Ho 15 anni e questa esperienza è stata la più bella di tutta la mia vita. Essendo il più piccolo, durante le prime lezioni mi sentivo a disagio, ma poi grazie a Francesca e Tatjana e anche ai miei “compagni” mi sono abituato e ho imparato tantissime cose, dalle tecniche fotografiche con Francesca, alla parte più storica con Tatjana fino alla comunicazione online e su Pinterest grazie ad Annalisa e Martina. Sono stato veramente fiero del mio lavoro e di tutti i commenti positivi ricevuti: mi sono sentito un importantissimo fotografo (pur non essendolo)! Un'esperienza che consiglio a tutti se possibile, lo rifarei altre mille volte.

Il commento: la foto di Tommaso, esponente della generazione Z, esce da tutti gli schemi, senza apparenti condizionamenti. Forte nel punto di vista, nel concetto (centratissimo), nel modo di trattarlo senza briglie estetiche e con tutta la spontaneità della sua età: è il lavoro che più mi ha conquistato. Avanti tutta Tommaso!

Più fast di Usain Bolt

Maria Greco Naccarato. Titolo: Uovo all'ostrica

Conosco e seguo il lavoro di Francesca Moscheni da molti anni, e questo corso mi è sembrata l'occasione adatta per mettere a punto alcuni temi della fotografia. Il workshop è stato un momento di arricchimento, non solo grazie a Francesca e ai tutor dell'Accademia, ma anche per merito del bellissimo gruppo di partecipanti con cui ho condiviso il corso.

Il commento: Maria lavora profondamente sulla memoria e su se stessa, fa un lavoro elegante e non scontato. C’è equilibrio stilistico in questa successione di eventi e in tre foto passa dall’infanzia all’età adulta, con grande abilità di sintesi. Non si vergogna di dirci che nella vita il suo approdo è al cibo slow.

Uovo all'ostrica

Francesca Guglielmero. Titolo: Il pranzo del pendolare

Partecipare è stata una bella esperienza. Mi ha dato modo di conoscere la realtà editoriale del Cucchiaio d'Argento, ma anche le diverse sfaccettature del mondo della food photography. A partire dalle lezioni di Francesca Moscheni, ma anche conoscendo gli altri ragazzi partecipanti al workshop. Ognuno di noi arriva da realtà diverse: chi come me dal mondo dei food blogger, chi dalla fotografia per locali del territorio, chi vuole intraprendere questa avventura ma non ha ancora le idee chiare… Ognuno di noi ha portato una parte di sé, e tutti alla fine ne siamo usciti un po’ più arricchiti.

Il commento: Francesca è una blogger molto attiva e le sue storie si svolgono soprattutto tra Liguria e Piemonte. Il suo lavoro parte da lì: è il pranzo del pendolare, consumato in fretta tra un treno e l’altro. In questo caso Francesca usa il linguaggio del dittico e mette in relazione due foto, uno still life e una foto di reportage. Manca però un po' di spontaneità nella costruzione della foto di food e in quella della stazione non si vive l’attesa dell’arrivo del treno o della partenza appena avvenuta. Un buon inizio, da perfezionare.

Il pranzo del pendolare

Nicole Iannolo. Titolo: Quotidianità stravolte

Mi sono iscritta al workshop perché sono appassionata di fotografia da quando avevo 16 anni e dopo svariati corsi sentivo la necessità di farne uno basato sul food poiché il mio compagno fa il cuoco di professione e ci piacerebbe sviluppare assieme un progetto di cucina+foto in un futuro. Grazie a questo corso ho conosciuto diversi stili di fotografia di food e soprattutto ho conosciuto due persone competenti come Francesca e Tatjana, che mi hanno insegnato a vedere la fotografia da diversi punti di vista.

Il commento: il trittico di Nicole è una storia ben centrata nel tema, con cromie ben calibrate. Malgrado le immagini siano un po' rigide (si percepisce che il soggetto finale è in posa), è buona l’idea del punto di vista dall’interno del sacchetto a cui andava data solo un po' più di atmosfera.

Quotidianità stravolte

Diletta Nicosia. Titolo: Defrost

Ero alla ricerca di un workshop formativo di livello nell'ambito della food photography. Trovo sia stato uno dei pochi che posso dire mi abbia davvero insegnato qualcosa, soprattutto durante la lettura dei nostri progetti sviluppati durante l'arco della settimana. Per me è stato come aver preso una boccata d'aria fresca, ho conosciuto persone deliziose, professionali e ispiranti. Tornassi indietro lo rifarei altre 1000 volte.

Il commento: l’idea di Diletta è bella, la partenza dal cibo frozen apre le porte ad un concetto di fast che ha radici nell’emancipazione femminile degli Anni 60. Le è mancata però la spinta a osare fotograficamente di più, provando a impaginare punti di vista diversi, close up e pianta ad esempio, per dare più forza al concetto restando nella sua rarefatta pulizia stilistica.

Defrost
Questo workshop si prospetta quindi essere il primo di una serie dedicata all'esplorazione del mondo del cibo, che si presta a essere interpretato e raccontato con i più diversi mezzi e metodi. Fonte inesauribile di ispirazione!

loader