Abbiamo visto il corto di Barilla sulle origini della Carbonara, ecco perché vale la pena non perderselo.

Più di 1 milione di visualizzazioni in un giorno. Barilla lancia un corto di Xavier Mairesse sulle origini della ricetta più controversa della storia. Uno short movie che fa bene, in tutti i sensi

Stiamo parlando della ricetta della carbonara e affrontare l’argomento richiede una certa audacia, la carbonara scatena gli animi al pari delle più controverse partite di calcio. Persino Gordon Ramsay, uno degli chef più irruenti della tv, è stato preso a legnate dopo aver pubblicato la sua ‘vera’ carbonara, un anno fa di questi tempi, sul suo profilo Twitter.

Ma andiamo con ordine ché la storia è lunga, bella ma lunga. E chissà se è solo il Carbonara day a riportarla sull’ara della cucina o è la sua storia a contenere, soprattutto in questo momento, un messaggio forte, di unione e solidarietà dopo dodici mesi che somigliano alla guerra, anche senza il frastuono dei bombardamenti.

Il corto di Barilla "based on the legend of Carbonara"

Il 1 aprile (senza il timore di essere meno credibili) Barilla ha lanciato il suo corto sulla storia della carbonara, qualche giorno prima del Carbonara Day, ricorrenza che l’azienda celebra ogni anno. Quest’anno, va detto, in modo davvero sorprendente. Intanto il regista è Xavier Mairesse, forse un nome poco celebre per il grande pubblico, ma ben noto agli addetti ai lavori, per la sua magistrale produzione di ‘mini movies’ straordinari, distopici, ironici o pieni di tenerezza, in particolare nel settore automotive. Uno dei due protagonisti è Claudio Santamaria, che qualcuno vorrà associare a Romanzo Criminale e qualcun altro (come chi scrive) a Enzo Ceccotti in Lo chiamavano Jeeg Robot. Suo complice nell’affaire carbonara Yonv Joseph e una miriade di personaggi e comparse a creare un racconto emozionante di quelli che guardi una seconda volta e che, con buona probabilità, stanno definendo, in queste ore, il loro spazio nella storia della comunicazione digitale.

La trama è semplice e avvincente. La carbonara nasce dall’incontro di due uomini, distanti per formazione e cultura (anche culinaria) su un obiettivo: risollevare il morale delle truppe americane, negli anni 40, a Roma. E mentre lo guardi ti ricordi appena dell’annosa diatriba bacon, guanciale che è arrivata alla pancetta negli anni 70 e ha persino avuto un periodo ‘panna’ che tutti rinneghiamo, chiamando in aiuto i più consueti meccanismi di rimozione psichica.

Intensa la scelta di lasciare i dialoghi misti, inglese e italiano, perché sottolinea con efficacia quanto ci si possa capire (soprattutto a tavola) anche senza conoscere la lingua dell’altro, anche quando le ragioni del proprio agire sono diverse e ognuno difende le proprie. C’è la guerra, lo sconforto, la lontananza: ci sono, in fondo, tutti gli stilemi della contemporaneità, dove le persone hanno dimostrato che, ancora una volta, nel cibo, si può rintracciare il sapore della socialità, anche da lontano.

E Barilla questo messaggio ce lo lancia in modo commovente, sì, perché ci si commuove, fatta qualche rara eccezione. Perché se il video in poche ore ha superato il milione di visualizzazioni siamo certi che qualche sagace critico commentatore dal piglio 'meneghettiano' avrà da ridire anche sull’ambientazione, i costumi e i dialoghi.

E poi c’è un secondo fine, benefico, perché Barilla donerà a Food For Soul (l’organizzazione no profit fondata di Massimo Bottura e Lara Gilmore) 1 milione di piatti di pasta, per aiutare le persone socialmente vulnerabili nei Refettori di tutto il mondo.

Direte che si può fare di più, si può fare di meglio? La risposta è: sempre, come sempre. Ma questo a noi sembra davvero tanto.

Alla ricerca di fonti storiche

Ai più curiosi (o scettici) consigliamo un libro che ricostruisce la storia della carbonara attraverso le sue diverse attestazioni. Luca Cesari (in Storia della pasta in dieci piatti edito da il Saggiatore, Milano, 2020) ci conferma che la storia della carbonara si sviluppa fra i due continenti in questione.

“Il profilo della carbonara è quello di un piatto esplicitamente rivolto all’altra sponda dell’Atlantico. Un corteggiamento ricambiato. Lo dimostrano la grande quantità di ricette stampate negli Stati Uniti fino al 1960 (almeno tante quante quelle italiane) e le numerose attestazioni di successo provenienti da oltreoceano. Se la carbonara ha poi scalato così in fretta le vette delle preferenze degli italiani è anche per questo motivo, cioè perché incarnava uno dei simboli della rinascita italiana del dopoguerra, che la voleva così: ricca, calorica e anglofona”.

Nonostante le falle storiche sulle vicende, a lungo più accreditate, come la storia di Renato Gualandi, davvero l'ipotesi più probabile è che la carbonara sia nata dall’incontro tra romani e alleati e degli ingredienti più accessibili agli uni e agli altri. Uova e bacon, un binomio popolare, pasta e formaggio, una bandiera nazionale.

Vi rimandiamo con gioia alla nostra ricetta della carbonara. Senza spoilerare, il finale del video: geniale!

La carbonara è frutto dell’espressione geniale di una capacità di improvvisazione da sempre riconosciuta agli italiani nei che momenti più difficili della loro storia, riescono a creare veri capolavori. Luca Cesari

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