Come cucinare i pizzoccheri: origine, ricetta e dove mangiarli
Un piatto tipico della Valtellina che ha superato i confini montani, per essere apprezzato in tutta Italia. Vi raccontiamo come prepararlo a casa e, ma non solo, perché ci sono tante curiosità da scoprire.
Valtellina: patria dei Pizzoccheri e del grano saraceno
Le proprietà organolettiche del grano saraceno hanno portato a rivalutarlo dal punto di vista nutritivo e biologico. Due qualità su tutte: è naturalmente privo di glutine, quindi adatto all’alimentazione di soggetti celiaci, e a basso indice glicemico, dunque indicato per diabetici e chi segue una dieta low carb e a ridotto quantitativo di zuccheri. Inoltre è ricco in minerali e vitamine rispetto ai comuni cereali e protegge il cuore perché contiene rutina.
Origini del piatto Valtellinese per antonomasia: quando nascono i pizzoccheri?
Nell’Ottocento nasce la ricetta ufficiale
A Teglio c’è anche un’Accademia del Pizzocchero
Un nome e quattro formati
Ma torniamo ai Pizzoccheri Valtellinesi: la loro consistenza deve essere semidura (più dura nella tipologia secca). Il colore è marrone più o meno scuro, dovuto al grano saraceno, che in cottura tende al grigiastro. Il sapore è particolarmente delicato e dolciastro.
In Valchiavenna i Pizzoccheri sono gnocchi
La ricetta ufficiale
Gli ingredienti:
- 400 g di farina di grano saraceno
- 100 g di farina bianca
- 200 g di burro
- 250 g di formaggio Valtellina Casera DOP
- 150 g di formaggio grana da grattugia
- 200 g di verze
- 250 g di patate
- uno spicchio di aglio
- pepe
Per preparare a regola d’arte la pasta si uniscono le due farine, con acqua e si lavorano per circa 5 minuti. Con il mattarello poi si tirano fino ad ottenere una sfoglia di 2-3 mm, dalla quale si tagliano delle “tagliatelle” lunghe 7-8 cm e larghe 5 cm.
Dove mangiarli: dalla Valtellina a Milano
Ci spostiamo in provincia di Varese, precisamente a Malnate, dove si aprono le porte del Crotto Valtellina, regno di Roberto Valbuzzi, chef e volto tv di Real Time, che propone tutti i grandi classici del territorio. Pizzoccheri compresi.
Un piatto, i pizzoccheri, che non si gusta soltanto tra verdi pascoli e cime innevate, ma anche in città. Se siete a Como c’è il suggestivo Tira, Mola e Meseda, locale dove i prodotti tipici sono valorizzati al meglio. Se invece siete a Milano, c’è Osteria Valtellina, a pochi passi da Parco Forlanini, di recente restyling dopo l’apertura nel 1986, con l’anima di Marco Maccarini (tra i soci), volto noto di Mtv negli anni 2000.
Gli errori da non fare
La teglia, inoltre, deve essere molto calda. Non basta il calore della pasta e degli ortaggi a far fondere il formaggio. Quindi, prima di versare i Pizzoccheri, fate fare un giro in microonde alla pirofila. I Pizzoccheri, intesi solamente come pasta e non come piatto cucinato, si prestano molto bene a essere introdotti nella dieta, essendo oltretutto benefici per la linea. Se proprio non si può cedere alla tentazione del burro e del formaggio fuso in quantità generose, ci si può limitare a una versione “light” con patate, verza, burro chiarificato e grana, oppure con altre verdure di stagione, ma tenete lontana la passata di pomodoro. Quella no, è moralmente vietata.