Se vi siete persi Midnight Diner Tokyo Stories guardatela subito.
Una serie ambientata a Tokyo, in una tavola calda aperta da mezzanotte alle 7 di mattina. In ogni episodio la storia di un avventore, una ricetta e uno chef capace di osservare e ascoltare, oltre che di cucinare. Se amate la cucina del Sol Levante non potete perderla.
Ci piace fin dalla sigla, in cui scorre una Tokyo pre-pandemica e moderna, accompagnata da un ritmo musicale lento e un po’ malinconico. Poi la scena si sposta su un angolo urbano molto diverso, intimo e popolare e una voce fuori campo comincia la narrazione:
“Quando le persone giungono a fine giornata e si affrettano verso casa, inizia la mia giornata. La mia tavola calda è aperta da mezzanotte alle 7 di mattina. La chiamano ‘la tavola calda di mezzanotte’. Se ho abbastanza clienti? Più di quelli che ci si aspetterebbe.”
C’è un DJ che riconosce in una laconica taxista, che ordina tan-men (ma senza noodles), l’attrice protagonista del suo telefim preferito da bambino: Koga lo Squadrone Super Ninja. Così fa il suo ingresso lo stile manga e lentamente la protagonista si riappacifica con il suo passato. C’è Shigemi, una giovane impiegata che ogni anno lavora ai ferri un maglione diverso per un ragazzo diverso (che non è ancora il suo ragazzo ma che vuole sedurre) e attraverso un percorso di sentimenti semplici arriverà all’amore e con lei la ricetta del tonteki. Ogami è un giocatore d’azzardo con un bambino (forse suo figlio, forse no) che lo chef ospita e accudisce ogni notte e che finisce col fare amicizia con una escort. La ricetta è il tofu all’uovo e la vicenda si semplificherà per tutti. E puntata dopo puntata i protagonisti si avvicendano, con le loro storie, i loro fantasmi e portano le loro normali stranezze allo chef, come ingredienti per la puntata e per la ricetta.
E nel finale il protagonista visibilmente sollevato dal peso della sua storia saluta lo spettatore e gli augura la buonanotte. Non farete binge watching con questa serie ma vi appassionerete da subito ai protagonisti che condividono i loro destini in uno spazio così piccolo da non farli più sentire soli.