Piante da esterno: come un balcone piccolo può diventare un giardino fiorito
Anche chi ha uno spazio limitato può rendere il proprio terrazzino un posto dove immergersi nella natura, giocando con abbinamenti e colori. Ecco i consigli di due esperte.
Riconnettersi con la natura, come ci spiega Cristina, crea benefici sia fisici che psicologici notevoli, soprattutto se si vive in città. E una delle possibilità di ridurre le distanze, è quella di portare un pezzetto di natura nella propria abitazione, valorizzando al massimo gli spazi esterni, indipendentemente dalla grandezza.
Se ricreare una giungla nel proprio salotto è un trend degli ultimi anni, il balcone o il terrazzo sono invece sempre stati i luoghi titolati ad accogliere fiori e piante. Da non dimenticare, però, che ci sono delle accortezze da seguire e un motto da tenere bene in mente, come monito: “La pianta giusta nel posto giusto”.
Cosa vuol dire? Che bisogna mettere da parte un po’ dell'entusiasmo iniziale perché magari si è trovata una pianta che piace tantissimo o che è di super tendenza per capire se fa o meno al caso nostro. O, ribaltando la prospettiva, se noi facciamo al caso suo.
Considerazioni preliminari: progettazione, spazio ed esposizione
Per quanto riguarda il primo, la cosa importante è quella di immaginarne lo sfruttamento nei dettagli: per esempio, nel balconcino ci stanno un tavolino e una sedia per fare colazione? Oppure sarà solo dedicato al verde? Qual è l'uso principale che viene fatto di questo spazio? In questo modo l’acquisto delle piante sarà mirato alle proprie esigenze.
Per quanto riguarda l’esposizione, è fondamentale rispettare la natura agronomica di una pianta, che nello specifico si traduce nel conoscere se predilige il sole o l’ombra. Solo mettendo le piante nelle giuste condizioni di svilupparsi sarà possibile avere un giardino sul balcone senza fare grandi sforzi.
Prendere esempio dalla natura: le consociazioni vegetali
Come rendere alle piante più facile l’impresa? Cristina ci consiglia di guardare cosa fa la natura: difficilmente una pianta cresce isolata, è quasi sempre circondata da altre tipologie di piante. Insieme realizzano le condizioni ideali per poter sopravvivere. Prendere esempio dalla natura pianificando il nostro spazio verde significa creare queste consociazioni vegetali affiancando contemporaneamente nello stesso terreno varietà che hanno le stesse caratteristiche agronomiche (es. amano il sole), ma con caratteristiche estetiche e dimensioni differenti. Le piante in questo modo si aiuteranno a vicenda e noi avremmo una composizione gradevole alla vista, abbinando magari piante ricadenti che si sviluppano verso il basso, arbusti che hanno dimensioni intermedie e piccoli alberi, che crescono più o meno in altezza. Vi diamo qualche esempio pratico.
Abbinare piante che amano il sole
Se avete un balcone assolato, un abbinamento riuscito è ad esempio quello tra il Convolvulus cneorum, pianta perenne dal fogliame argentato che forma morbidi cuscini con miriadi di fiori bianchi primaverili, accompagnato dalle delicate ma generose margheritine di Erigeron karvinschianus. Per dare leggerezza all’insieme, ineguagliabili sono la Stipa tenuissima, una graminacea sempreverde ornamentale in grado di vivere anche all’interno di piccoli vasi, associata alla Gaura lindheimeri, con dei sottili fusti dalle infiorescenze rosate, oppure alla Peroksia atriplicifolia, dalle eleganti infiorescenze viola. Se lo spazio nel vaso lo consente, si possono aggiungere arbusti come il Callistemon citrinus o della varietà Hot Pink, sempreverde di basse esigenze e con insoliti fiori rossi o rosa shocking.
In una fioriera ombrosa si possono abbinare la ricadente Vinca minor a carici variegati che regalano luminosità, come il Carex Everest, felci in varietà, come l’elegante Polysticum Herrenhausen, gli ellebori, semprevede con una preziosa fioritura invernale: tutte occupano una fascia di altezza tra i 20 e i 40 cm e, spazio permettendo, possono essere sormontati da piccoli arbusti, come la profumata Sarcococca humilis, o la leggiadra Mahonia Narihira, dalle grafiche foglie che catturano lo sguardo e dalle morbide fronde.
Una nota: non si deve avere paura dei terrazzi ombrosi, perché ci sono tipologie di piante molto belle perfettamente adattabili. Non bisogna ostinarsi a volere piante fiorite, ma è preferibile concentrarsi sui giochi di luce che offrono le foglie, per esempio attraverso le variegature nei toni del bianco o del giallo pallido: per esempio la Carex Everest ha un fogliame con delle striature bianche che risplendono ed emergono dallo sfondo verde.
Giochi di colore
Un grande classico è il geranio, che con le sue diverse varietà è probabilmente la pianta da balcone più diffusa: ha una ricca fioritura molto colorata e non ha bisogno di particolari cure. Restando su questo stesso genere, ovvero piante adatte anche ai principianti, facilmente reperibili e comunque d’effetto, ci sono le margherite e le lobelie, che con i loro fiori creano subito l’atmosfera di un prato fiorito.
Particolarmente scenografiche, da poggiare sulla pavimentazione del terrazzino, sono le mini calle e le piante di curcuma: entrambe si adattano alla coltivazione in vaso. Le prime, eleganti, si possono trovare in versione multicolor, mentre la curcuma ha dei bei fiori viola.
In conclusione, quindi, come ci tiene a sottolineare Cristina, non importa quanto grande sia lo spazio esterno a disposizione: il segreto è pensare a questi micro-giardini scegliendo piante che possono convivere in modo armonioso, al fine di creare dei quadri pittorico vegetali piacevoli e che non necessitano di particolari cure. Come detto in precedenza, se viene scelta la pianta giusta nel posto giusto la quantità di manutenzione è molto limitata.