Itinerario d'autunno in Valle d'Aosta, tra castelli e buon cibo a Introd e dintorni
Alla scoperta della zona di Introd, tra specialità gastronomiche valdostane e antichi manieri per un weekend d’autunno lontano dalla città
Il tour che vi mostriamo vuole allontanarsi dalle classiche rotte per mettere in luce una zona meno battuta della Valle, che custodisce interessanti chicche storiche e culinarie, oltre che naturalistiche. Parliamo di Introd (e dei suoi dintorni), un piccolo comune all'interno del Parco del Gran Paradiso che conta circa 660 abitanti e di cui probabilmente in passato avrete sentito parlare o letto sui giornali: era qui, infatti, precisamente nella località di Les Combes, che Giovanni Paolo II veniva a passare la sua villeggiatura estiva, seguito poi da Benedetto XVI.
Un luogo placido, perfetto per vivere dei giorni di relax alla scoperta delle sue bellezze. Che iniziano dai castelli, tutti vicini tra loro e capaci di far entrare il visitatore in un’atmosfera fiabesca che attraversa i secoli, partendo dai signori medioevali per arrivare ai reali Savoia.
Castello di Introd: da ammirare per le sue mura circolari
Perché vederlo: per questa sua estetica acciambellata, che lo rende diverso dagli altri castelli della regione e per alcune chicche, come la cucina, dov’è visibile il forno per la panificazione o il granaio, situato all’esterno, con la sua struttura in legno perfettamente conservata tipica del basso medioevo o, ancora, la Cascina Ola, altro edificio del 1400 che in origine era la stalla e il pagliaio del castello.
Castello di Sarriod de La Tour: uno spettacolo tra i meleti
Perché vederlo: gli appassionati d’arte e di storia al suo interno troveranno preziosi affreschi legati al culto dei santi e la particolare “sala delle teste”, chiamata così per le originali decorazioni in legno che si possono ammirare sul soffitto e che mostrano volti allegorici, alcuni anche molto licenziosi…
Castello Reale di Sarre: la residenza di caccia dei Savoia
Perché vederlo: il castello è una residenza-museo che ha molto da raccontare sulle abitudini della famiglia Reale. La Stanza delle Corna, ad esempio, è interamente tappezzata di corna di stambecco e di camosci, trofei di caccia dei regnanti: una sala che ora appare di cattivo gusto, ma allo stesso tempo è una forte testimonianza di un’epoca passata. All’interno del castello si trova oltretutto una mostra permanente sui Savoia, con fotografie e cimeli della famiglia, dove spicca una parte tutta dedicata alle donne della Casata.
Alla scoperta dei prodotti locali con Tascapan
Lo Pan Nèr, ovvero il pane nero
La fontina, ovvero il formaggio più famoso della Valle d’Aosta
Motzetta, ovvero uno dei salumi valdostani più antichi
Caffè alla valdostana nella Coppa dell’amicizia
Quando una mela diventa una storia di famiglia
Altri indirizzi da non perdere
Se amate gli animali: specialmente per i bambini, fate un salto al Parc Animalier d’Introd, per loro sarà un’esperienza davvero indimenticabile vedere da vicino la fauna tipica di queste valli, dagli stambecchi ai camosci, passando per cervi, cinghiali e anche volpi.
Se amate la storia antica: l’acquedotto di Pont d’Ael è una tappa obbligata. Si tratta di una struttura di pietra che ha la doppia funzione di ponte-acquedotto sopra il torrente Grand-Eyvia. È alto 56 metri e lungo più di 50. Un’iscrizione ben visibile ci dice che che risale all’anno 3. a.C. Un vero gioiello perfettamente conservato.
Dove dormire
Vielles Maisons d’Introd: per chi cerca la comodità di un appartamento, comodo e confortevole, la soluzione ideale sono queste “vecchie case” nel centro del villaggio, completamente restaurate e pensate per accogliere soprattutto famiglie, visto che gli alloggi hanno fino a 10 posti.
Maison Chabod: questa è la casa della famiglia Chabod (mamma Alessandra, papà Andrea, i tre figli Coralie, Alisée e Cédric, senza dimenticare i due cani Kris e Kimy) che accoglie in quattro camere personalizzate al primo piano i propri ospiti.
Il fienile della Nonna: non fatevi ingannare dal nome, questo fienile del 1700 è stato completamente ristrutturato, ricavandone degli appartamenti che mixano design contemporaeo con materiali tradizionali come pietra e legno. Un’opera di restauro di pregio che conquisterà senza dubbio i trentenni/quarentenni che arrivano dalla città.
Quando andare
Festa delle Mele, 7 ottobre: si svolge nel comune di Gressan la tradizionale Fëta di pomme (giunta all’edizione numero 36) che vede tutto il paese coinvolto in una mostra mercato, dove si possono acquistare mele fresche e succhi di mela, direttamente dai produttori.
Festa del Pane Nero, 13 ottobre: tutta la regione lo celebra con una grande festa che coinvolge moltissimi comuni e frazioni, tra cui quello di Introd e dei limitrofi Saint-Pierre ed Avise. Arrivata alla sua terza edizione, la festa transfrontaliera chiamata “Lo pan ner – I pani delle alpi” vede l’accensione dei forni di 50 villaggi montani, che sforneranno pagnotte fragranti proprio come una volta.
Nuits de Temps, 20 ottobre: questa “notte dei tempi” è diventata un appuntamento fisso per gli appassionati di storia, costumi e buon cibo. Il villaggio di Introd si trasforma in un luogo senza età dove è possibile attraverso 4 porte simboliche fare un tour in 4 epoche storiche differenti, visitando i monumenti più importanti, dal castello alla parrocchia, passando per il museo etnografico, nella suggestiva atmosfera serale e notturna (dalle 19 alle 22).