Bungee dance, quando la palestra ti fa volare
Avete mai ballato appesi a una corda elastica che vi fa volteggiare nell'aria? È questa la sensazione, divertentissima, della bungee dance, una nuova disciplina nata in Thailandia su iniziativa del coreografo Sivavut Mathung e arrivata in Europa nel 2015. Di fatto si combinano esercizi fitness ed elementi di danza. È una novità per l’Italia che sta riscuotendo molto successo. Noi l’abbiamo provata a Milano.
Ecco com’è.
Una sfida alla forza di gravità
Trovare l’equilibrio diventa una sfida, inevitabile. Dopo le prime titubanze e resistenze, è una vera liberazione. Angela Cristina Vargas, personal trainer che si occupa di formazione per i nuovi istruttori di bungee dance, ci ha accompagnato nella scoperta di questa innovativa attività fitness, guidandoci saltello dopo saltello fino a farci spiccare il volo.
Come funziona
La corda è appesa al soffitto in un ambiente generalmente al chiuso, come quello di una palestra. L'imbrago viene fissato al tuo bacino e al tuo torace.
Pronti via
L’allenamento è molto intenso e quindi il tempo di attività è limitato: 45 minuti, di cui 20 minuti di effettivo lavoro a cui sommare il riscaldamento iniziale e lo stretching finale. È consigliata una frequenza di due-tre volte a settimana. Dopo le prime lezioni i movimenti diventano più fluidi e veloci.
Ballo+fitness: divertimento assicurato
Da un lato, la corda ti fa sentire più leggero e ti dà la sensazione di volare, dall’altra, in certi esercizi, contrasta i tuoi movimenti e ti rende più difficile trovare l’equilibrio. Proprio per questo suo effetto “destabilizzante” la bungee dance ti permette di attivare tutti i muscoli del corpo per ritrovare il baricentro e contrastare la forza dell’elastico.
I vantaggi
È un allenamento concentrato nell’addome. Le fasce muscolari che lavorano interessano anche l’interno coscia e la zona paravertebrale, ovvero la schiena, che normalmente è trascurata nel movimento aerobico. Risvegli i muscoli che altrimenti non muoveresti: si rafforzano oltre all’addome anche le gambe e i glutei (per via dei molti squat e salti), senza dimenticare la parte superiore (aiutati dalla forza elastica si possono fare anche flessioni per tronco e braccia).
Le accortezze
Dove praticare
Come prepararti
Dopo l’allenamento è bene reintegrare i liquidi, bevendo preferibilmente qualcosa di tiepido e mangiando qualcosa di nutriente.
Per quanto riguarda l’abbigliamento? Sono consigliate scarpe da ginnastica con suola gommata rinforzata, leggins non in lycra (altrimenti si scivolerebbe dentro all’imbrago) e una canotta. È importante che la vita sia coperta per evitare eventuali abrasioni causate dall’imbrago.