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Alla scoperta della ricetta che sfida la strada e la fantasia
Ford ha lanciato una sfida a chef internazionali: salire sul nuovo Ranger Raptor alla ricerca di ingredienti autoctoni e originali per creare ricette innovative. Vi raccontiamo il piatto italiano, e il suo creatore, espressione di gusto, cultura e creatività
Lo chef e il suo piatto, la bavarese che sfida qualsiasi limite
Vi raccontiamo meglio Eugenio Boer, viaggiatore nell'animo già dalla sua infanzia. Metà italiano da parte di madre ligure-siciliana e metà olandese da parte di padre, vive a Voorburg, in Olanda, fino all’età di sette anni, quando si sposta in Italia, a Sestri Levante, insieme alla famiglia, per seguire il papà, agente di commercio. Ma è grazie alla nonna italiana che inizia a familiarizzare con la cucina e a capire che lì avrebbe trovato la sua realizzazione.
Dopo il compromesso tra studio e lavoro, per accontentare le richieste paterne, e sei anni di apprendistato in diversi ristoranti liguri, inizia il suo peregrinare per il mondo alla ricerca di uno stile proprio. Lavora per due anni all’Osteria dei Vespri Siciliani di Palermo. Poi è la volta di Berlino, dove impara ad osservare cucine di tradizioni disparate. Seguono altri cinque anni a Palermo, di nuovo con Alberto Rizzo all’Osteria dei Vespri Siciliani, dove assorbe le influenze multiculturali del capoluogo della Trinacria, sempre presenti nella sua cucina. Nella provincia di Siena, prima da Gaetano Trovato all’Arnolfo di Colle Val d’Elsa, e poi alla Leggenda dei Frati di Monteriggioni, impara a dosare intensità ed eleganza. Infine, in Alta Badia, al St. Hubertus, da Norbert Niederkofler scopre la cucina di montagna e la trasformazione di una materia prima non “facile”.
Per creare Eat My Dust lo chef si è immerso nell’anima più profonda della montagna selvaggia dell'Alta Val Brembana, alla ricerca del vero contatto con la materia prima. Qui, ispirato dallo spirito estremo di Ford Ranger Raptor, ha dato vita a una bavarese a forma di copertone, con rapa rossa, formaggio di capra di montagna, finta terra (crumble) di funghi porcini e grano saraceno, polvere di erbe fresche disidratate (Nepitella e Erba Cedrina) e fiori.
Quello di Boer è un piatto che rende omaggio ai prodotti locali, ne rispetta la stagionalità e mira ad assumere un'identità forte e definita. Dal formaggio di capra di montagna ai funghi porcini, dalle rape rosse al grano saraceno alle erbe spontanee, reperite dallo stesso chef attraverso il foraging (l'arte di raccogliere il cibo selvatico) ogni ingrediente di questa bavarese salata è impregnato della valle bergamasca. Un'armonica creazione che, come le migliori avanguardie, strizza l'occhio al futuro, senza rinnegare il passato e la tradizione contadina.
Un piatto che ha delle evidenti affinità con il pick-up dell’Ovale Blu. Una ricetta audace, che coniuga la cucina della nonna, musa ispiratrice dello chef, con il viaggio e che sa dosare la libertà, senza porre limiti alla fantasia.
Il luogo: in Alta Val Brembana, tra borghi antichi e boschi selvaggi
Terra dura, ma generosa, l'Alta Val Brembana è ubicata in provincia di Bergamo e deve il suo nome al fiume Brembo che l'attraversa. Un luogo autentico, dove natura, storia e cultura creano un'affascinante sinergia. Boschi, antichi borghi, realtà rurali, malghe, monasteri, luoghi di culto convivono in questo silenzioso fazzoletto di terra selvaggia, dominato dalle Alpi Orobiche e popolato da una ricca biodiversità vegetativa e faunistica. Un terreno impegnativo, di montagna, in cui il pick-up best seller dell’Ovale Blu ha dimostrato il suo enorme potenziale.
Il nuovo Ford Ranger Raptor è il veicolo adatto agli scenari di guida più inospitali del pianeta. Un fuoristrada possente che ha saputo gestire al meglio tutte le condizioni del manto stradale di un terreno roccioso, come è quello di montagna. Con le sue tecnologie d’avanguardia, l'auto si è dimostrata un'ottima compagna di viaggio dello chef Eugenio Boer, rendendo fluida e confortevole la sua guida e permettendogli di immergersi, in totale relax, in una terra rude e caleidoscopica come l'Alta Val Brembana, e di concentrarsi sui suoi incredibili giacimenti gastronomici.