Abbiamo provato in redazione la Sage Bambino: davvero fa il miglior caffè al mondo?

Vi presentiamo la nuova versione di una macchina molto apprezzata online, di cui tutti parlano benissimo: ecco come funziona, quanto costa e come viene il caffè. E pure il cappuccino

La macchina che fa il caffè migliore del mondo arriva dall'Australia. Che è una frase strana da scrivere e probabilmente incredibile da leggere: com'è possibile che una macchina che arriva dall’altra parte del mondo rispetto a noi, sia la migliore nel fare la bevanda italiana che più italiana non si può? Qui non c'è la risposta a questa domanda: non può esserci, semplicemente perché non abbiamo provato tutte le macchinette per il caffè che sono in vendita. Nessuno l'ha fatto.

Qui ci sono risposte ad altre domande: questa Sage SES450 è davvero buona come dicono tutti online? Soprattutto: è davvero così buono il caffè che fa? Vale i soldi che costa? Per capirlo, l’abbiamo usata per un paio di settimane in cucina e in redazione al Cucchiaio, alla fine dei pasti, a metà pomeriggio, fra la preparazione di una ricetta e l’altra e anche all'inizio delle giornate che si annunciavano particolarmente in salita. E qui raccontiamo com'è andata.

Com’è fatta la Sage Bambino

La Sage SES450, disponibile in Italia dall’autunno, arriva in una scatola tutto sommato compatta (e completamente riciclabile), al cui interno sono racchiusi la macchina e tutti i componenti necessari, e quando la vedi capisci subito che il suo nome non è solo SES450: quello è il codice prodotto, perché lei in realtà si chiama Bambino. Costa circa 350 euro e è la sorella minore della Bambino Plus, che costa quasi 200 euro in più, ha serbatoio dell’acqua più capiente e anche permette di regolare con precisione temperatura e livello di montatura del latte.
Un’altra cosa che noti appena la estrai dalla scatola, oltre a quel nome curioso, probabilmente dovuto al fatto che è la più piccola della gamma, è la qualità costruttiva: la macchina è tutta di acciaio inox, l’uso della plastica è ridotto al minimo e la sensazione di robustezza è chiaramente percepibile. Ma per fortuna non si traduce in una massa ingestibile: nonostante che sia più profonda della media delle concorrenti, la Bambino è facile da spostare e posizionare dove la si vuole e anche installazione e montaggio non danno eccessivi problemi. 

Un dettaglio che abbiamo apprezzato è che ci si può fare guidare durante tutta la procedura da un’app molto ben fatta (si chiama Bilt, questa la versione Android), che attraverso una sequenza di foto, video e animazioni permette di fare tutto in pochi minuti. Compresa la noiosa parte della preparazione del filtro che va posizionato all’interno del serbatoio dell’acqua.

Come fa il caffè (e il cappuccino)

Sì, perché questa macchina ha anche un filtro che permette di tenere sotto controllo la qualità dell’acqua che andrà a comporre il nostro caffè. E forse questa è una delle ragioni per cui riesce a farlo così buono. Perché in effetti il caffè che esce dalla Bambino è di qualità decisamente superiore alla media. Ma andiamo con ordine e raccontiamo come l’abbiamo fatto.

Iniziando dalla seconda ragione per cui viene buono: la pressione della pompa arriva a 15 bar. Senza entrare in eccessivi dettagli tecnici, questo è il parametro da considerare quando si deve scegliere una macchina per il caffè ed è il motivo principale per cui alcune lo fanno ottimo e altre lo fanno più liquido e debole, meno consistente. Perché semplicemente non ce la fanno, e non ce la fanno perché non hanno abbastanza pressione per l’estrazione. Non è il caso della Bambino, nella nostra esperienza.

Ovviamente (terza ragione), molto dipende dalla materia prima, perché se si usa un caffè di scarsa qualità non c’è pressione che tenga. Questa Sage non funziona con cialde o capsule, ma solo con caffè in polvere come quello della moka, con tanto di erogatore che ricorda quello delle macchine da bar. Noi ne abbiamo usato di 3 tipi: da supermercato (anche se di marca) e macinato fresco, comprato in due torrefazioni diverse e con due diversi livelli di macinatura, una più grossa e una più fine. E abbiamo bevuto tutti i caffè senza zucchero, nel tentativo di percepirne il sapore meglio possibile.

La differenza più grande l’abbiamo notata rispetto alla macchinetta a capsule usata sinora in redazione: il caffè è decisamente più buono, più cremoso e anche con un colore più gradevole. Un’altra è emersa passando dal caffè in polvere a quello appena macinato, che restituisce una bevanda più densa e corposa. Per capire, usando i numeri come fossero voti: passare dal caffè in capsula a quello fatto con questa Sage Bambino è come passare da 5 a 8; passare da quello fatto con la polvere al macinato è come andare da 8 a 9.

E il cappuccino? Buono pure lui e sorprendentemente facile da fare, anche per chi è alle prime armi: in dotazione c’è un bricco di metallo per il latte e la lancia vapore permette di montarlo per raggiungere il grado di schiumosità desiderato. Il consiglio è quello di tenerlo più basso del livello indicato sulle istruzioni (metterne di meno, in parole povere), perché tenderà ovviamente a salire e debordare durante il procedimento.

Due curiosità: chi sono quelli di Sage e a che serve quell’aggeggio rosso?

Durante il nostro test, ci siamo fatti due domande su questa Bambino (oltre a quella ovvia su come fa il caffè): che marca è Sage e da dove arriva e che cos’è quell’aggeggio di plastica rossa che spunta dal vassoio su cui si posano le tazzine?

Sage è una sottomarca di un’azienda più grande: la casa madre si chiama Breville, è stata fondata Sydney negli anni Trenta del secolo scorso e appunto produce piccoli elettrodomestici. Come questa macchina per il caffè, che a seconda dei mercati viene venduta come Breville o Sage; non solo: la stessa azienda realizza alcune macchinette che Nespresso vende poi col suo marchio.

E l’aggeggio rosso? A che serve ce ne siamo accorti alla fine della prova, e non poteva essere altrimenti: è un galleggiante e si alza man mano che si riempie il vassoio che sta sotto all’erogatore, dove inevitabilmente finiscono alcune gocce di caffè. Quando fa capolino, significa che è il momento di rimuovere il vassoio, svuotarlo e pulirlo.

Che cosa ci è piaciuto e che cosa no

Come si capisce, abbiamo apprezzato questa macchina: non costa poco, ma offre maggiore qualità rispetto a macchine di pari prezzo. È facile da pulire e da usare, bella da vedere e permette di fare un ottimo caffè anche a chi di caffè sa poco o niente. È il migliore del mondo? Non lo sappiamo, e non importa: è davvero molto buono, che è quello che conta di più.

In maniera schematica, ecco quali sono secondo noi i pregi della Sage Bambino:

  • qualità costruttiva
  • facilità d’uso
  • installazione semplice
  • caffè cremoso e corposo

e quali sono i difetti:

  • costo elevato
  • montaggio dell’erogatore un po’ macchinoso

La Redazione del Cucchiaio

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