Il Sabato del Villaggio | Lo strano caso del Dottor Press e Mister Blog

Premetto: dovesse capitare a me farei lo stesso. Anzi, probabilmente starnazzerei in lungo e in largo, magari lagnandomi perché di fianco alla citazione - sbagliata - del nome e del blog non c'è la scritta "probabilmente il miglior blog WiFu del mondo". Scriverei polentadue tweet smandibolanti in merito. Anzi: già quando due settimane fa ho saputo che il Gambero Rosso ha pubblicato due fotografie a mia mano (nell'articolo dedicato a Marianna Vitale, piatti di SUD Ristorante) l'ho tenuta un po' lunga perchè non ero citato nelle didascalie. Ho controllato, nella gerenza ci sono. Ecco allora che corro a leggere il succo di polpastrelli di Alessandro "Morikante" Morichetti, a segnalare la citazione de "Il Venerdì di Repubblica" come chiaro motivo di lucidatura dell'ego. Stavo riflettendo che in fondo noi, dico "noi" del web, siamo ancora risibilmente genuflessi nei confronti della carta, se accogliamo ogni loro segnale di attenzione con questo riverente stupore: salvo poi levare alti lai di fronte alle imprecisioni, superficialità, disattenzioni con cui veniamo additati. Dall'altro lato vediamo questi "organi di stampa" che ogni tanto pare siano attraversati da folgorazioni elettriche , e di colpo si accorgono di "noi" come se esistessimo da stamattina: come se fossimo il primo papavero nato a primavera. E si concedo il lusso - o il vezzo - di segnalare link errati, estrapolazioni di contenuti fuori contesto, leggerezze e deformazioni d'ogni ordine e grado. Come quella signora della buona società che sbagliava sistematicamente il cognome degli inferiori, come marchio d'irrilevanza indelebile. Forse sarebbe il caso che "noi" cominciassimo a considerare normale che la stampa si ricordi di noi, e che "loro" imparassero a fare il taglia e cuci. Ma al Brillante Morikante una cosa non la perdonerò: di aver usato il Pirata per un bislacco e fuorviante parallelo. Dice: