Il Sabato del Villaggio | La settimana in cui ci rendemmo conto di poter sopravvivere anche senza vedere il video di Sara Tommasi, e per la verità anche senza il tè Lapsang Souchong.

Pare che la ricerca più praticata in questi torridi giorni di luglio sia "Video Porno Sara Tommasi". Fratello Gùgol restituisce sette milioni di referenze, tra cui ci saranno - dicono autorevoli commentatori - sei milioni di fake, richieste di abbonamenti, carte di credito, postepay, sovrane, luigi d'oro e talleri d'argento. Io riporto i commenti perchè come tutti ho degli amici che fanno quello che io non posso ammettere di aver fatto: perchè io, io il video di Sara Tommasi non l'ho visto. Va senza dire. Questa settimana è successa anche un'altra cosa altamente coinvolgente: non ho mangiato nessun piatto che portasse dentro, sopra o affianco un bicchierino-tazzina-tisaniera di tè Lapsang Souchong, che pare essere ingrediente ormai indispensabile per qualsiasi cuoco che decida di lanciarci nella cucina creativa. Il tè Lapsang Souchong contiene una serie di verità bellissime: mostra l'apertura a nuove culture, l'attenzione al nuovo che avanza, al naturismo, al naturalismo e al naturalnaturismo, l'ardimento della spregiudicatezza, la fiera libertà di pensiero, e anche che abbiamo un amico che è amico dell'importatore, muoviamo l'economia e così sia. Ah, per inciso non è che si debba essere in rapporti parentali con Marco Polo, lo commercializza *anche* la Twinings. Sto anche pensando che la mia cena di ieri sera si è composta di una scatola piccola di tonno Consorcio, perchè noi gurmè le cose quando le facciamo le facciamo bene, e una confezione di fagiuoli borlotti della Bonduelle. A metà percorso mi ha telefonato Benny Parodi per farmi i complimenti, perchè in cinque minuti sono riuscito a mettere insieme una cena sana, completa, gustosa, con un occhio alla linea, uno al portafoglio e uno allo spread, che di questi tempi va sempre bene. Credo che ci fosse anche un occhio alle fidanzate di Balotelli, che in fondo è un argomento che acchiappa gli spider più della tela dell'Uomo Ragno. Per la verità alle ore 0445 mi sono destato in preda ai crampi, con un peso allo stomaco che mi toglieva il fiato. Nel dormiveglia temevo fosse l'angelo della morte che era venuto a ghermirmi con le sue gelide dita adunche in forma del flusso dell'aria confezionata a 12 gradi che mi sono sparato in faccia. Invece era solo un liocorno pezzato del jacaranda che aveva fatto il nido sul mio petto, e mi guardava negli occhi come per dirmi Mangiami, ti prego. Ma devo smetterla con quella birra economica.