Babbo Natale ha esaudito i desideri del mio piccolo funambolo. Era indeciso tra il Millennium Falcon e lo Starfighter, poi i razzi vedi l'hanno spuntata sui deflettori della carretta di Harrison Ford.
La scatola è grande, e da Toys costa come un trapianto del rene. Nei super-iper meno di cinquanta europei la posti a casa.
La precisione costruttiva è abbagliante, l'esattezza esecutiva tagliente. Le istruzioni, esclusivamente a pittogrammi, inequivoche. I pezzi hanno la stessa precisione chirurgica dei Lego di sempre, e richiedono la consueta fermezza e decisione.
Il montaggio richiede circa tre ore, ed è divertentissimo. I kit vanno su che è un piacere, in sequenza: serve attenzione, ma non la spasmodica concentrazione dei meccano o dei modelli in plastica. Manovellerie e leveraggi anche complessi sono assemblati perfettamente. Se vuoi alcuni accoppiamenti estremi sono un po' fragili: le ali, i cockpit, i deflettori.
La parti meccaniche sono abbastanza precise: la giocabilità viene preferita all'ingegneria.
Di bello: la stupefacente complessità dell'assemblaggio, e la sua soluzione fluida e quasi obbligata: seppur mai intuitiva. Di meno bello: si perde un po' lo spirito del Lego, che è quello dell'uso e riuso. La specializzazione di molti pezzi e l'obbligatoria catena di montaggio riduce l'intervento creativo a favore di una più costretta manovra di montaggio senza alternative.
Tre ore di divertimenti puro per grandi e piccini.