L'arte del cappuccino

A me sinceramente interessa poco, ma la nuova tendenza nel cinema, a parte l'aumento spropositato della risoluzione, è quella del 3D. Immagini che bucano letteralmente lo schermo, per venire verso di noi, grazie all'ausilio di appositi occhialini che le sale cinematografiche distribuiscono all'entrata. Si sono adeguate anche le case produttrici di televisori, portando la tecnologia ormai in buona parte delle case, insieme a smart TV sempre più intelligenti e interattive, manovrabili grazie alla voce o a semplici gesti mossi nell'aria. Mai mi sarei aspettato che il 3D si potesse applicare anche a uno dei pilastri fondamentali della colazione in Italia: il cappuccino. Manco a dirlo la novità viene dal Giappone, dove la cultura dell'arte del disegno ha sempre avuto un gran seguito, fino a sfociare in quella forma popolare di espressione che sono i manga. L'artista in questo caso si chiama Kazuki Yamamoto e invece di lavorare con carta, matite e chine, ha deciso di esprimere la sua vena artistica attraverso la schiuma di latte che finisce sopra al caffè. Il ventiseienne nipponico lavora al Cafe10g di Osaka, e ogni giorno allieta i clienti con sculture di schiuma che hanno dell'incredibile: gatti, conigli, orsetti, panda, e tutto quanto la sua fantasia gli può suggerire. Questo è possibile grazie alle proteine del latte che, con una dose opportuna di energia e di aria, riescono a trattenere le bollicine d'aria e a trattenerle senza che scoppino per un periodo più o meno lungo di tempo. Una regola vera e propria non c'è, quindi la differenza di solito la fa la mano e l'esperienza del barista, in grado di creare una schiuma più o meno elastica, persistente e setosa. Yamamoto sogna un giorno di aprire un caffè tutto suo. Nel frattempo si diverte a creare nuove forme e a postarle nel suo seguito canale Twitter, da cui abbiamo preso anche le foto che potete vedere sopra. Un vero e proprio artista, che si diverte anche a realizzare dei mini quadri in 2 dimensioni, sempre con la schiuma del cappuccino. Speriamo solo che, a forza di disegnare, il cappuccio non arrivi freddo ai clienti. Guardando questo video qualche sospetto mi nasce.