Il Sabato del Villaggio | La settimana in cui accadde Festa a Vico

Questa settimana c'è stata Festa a Vico, la più inverosimile baraonda di cuochi e non-cuochi che sia dato di vedere su questa miserrima parte del globo. Ora, attenendomi alla ferrea regola "prima provare e poi parlare" non ne parlerò, visto che non sono andato. Ma ne penserò, e chi sa leggere nel pensiero può facilmente comprendere che ne penso tutto il dubitabile del mondo. Poi c'è il problema che tutta quella folla che si vede nelle foto mi genera una fobia con risvolti psichiatrici, quindi non posso promettere che per l'edizione 2013, Maya permettendo, io possa parlare dopo aver provato. Ma intanto nel globo cibovinoso succedono altre cose, che riescono a scalfire l'indifferenza dell'1% più fortunato dell'1% fortunato della popolazione mondiale. E forse nemmeno tutto. Alcune roventi polemiche hanno attanagliato i sonni degli appassionati, attraversando trasversalmente vari strati della popolazione: ci siamo fatti dare dal Viminale il numero dei cittadini che si sono dichiarati interessati, e li abbiamo fedelmente riportati tra parentesi quadre dopo i singoli argomenti. I nomi, i nomi no, non li abbiamo avuti. Indagine svolta su un campione di 33 milioni di italiani. 1. Il prezzo sorgente [52] 2. Vino industriale/vino artigianale [18] 3. Gli ingredienti che non vogliamo più nel menù [12] 4. Gli chef emergenti a Festa a Vico [2] 5. Gli chef stellati a Festa a Vico [7] 6. Gli chef donna a Festa a Vico [1] 7. I giornalisti a Festa a Vico [n.p.] 8. La guida di Roma del Gambero Rosso [27] 9. La dieta perfetta per la prova costume [33.000.000] 10.Viticoltura eroica e i calli del nonno [5] L'interesse relativo ad altri argomenti era misurabile solo con rilevazioni strumentali. Questo per dire che a volte vale la pena di ricordarsi, quando riversiamo fiele e adrenalina sui tasti per polemizzare sul dosaggio di quel frizzantino o sull'acidità di quel lemongrass, che succedono anche altre cose nel mondo. Terremoti, tipo. Immagine: Porzioni Cremona