Coldiretti approva l'obbligo di indicare la provenienza del latte in etichetta

Un risultato storico quello raggiunto durante la Giornata Nazionale del Latte, organizzata da Coldiretti per promuovere la trasparenza e l'eccellenza del Made in Italy. 

Durante la giornata, il premier Matteo Renzi e il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina hanno annunciato la svolta storica con la firma del decreto che sancisce l'obbligo di dichiarare l'origine del latte nell'etichetta. La produzione di latte, formaggi e yogurt sarà garantita con livelli di sicurezza e qualità superiore, grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa.

Cosa significa la provenienza del latte obbligatoria sull'etichetta lo ha spiegato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti:"vuol dire finalmente basta all’inganno del falso Made in Italy. 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta."

L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica di Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004. "Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma", dichiara la Coldiretti "l’etichetta resta anonima per circa 1/3 della spesa dai salumi ai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio".

Moncalvo ha dichiarato che questo risultato "risponde alle esigenze di trasparenza degli italiani che, secondo la consultazione pubblica online del Ministero dell’Agricoltura, in più di 9 casi su 10 considerano molto importante che in etichetta latte si riporti il Paese d’origine di quello fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione".