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Chardonnay

Chardonnay
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Pubblicato il 07.09.2020

STORIA


Non esiste probabilmente un paese al mondo dove si coltiva la vite che non produca vini a base del vitigno Chardonnay. E non esiste regione italiana dove non si coltivi, poco o tanto, questo vitigno. E' una varietà originaria della Francia del Nord che deve la sua fortuna globale a due fondamentali caratteristiche: la qualità degli aromi e l'adattabilità ad ambienti e climi diversi. 

La diffusione nel mondo dello Chardonnay muove i suoi passi dai suoi due territori storici, la Borgogna e la Champagne. In entrambe le regioni è quasi l'unico vitigno bianco coltivato, e si affianca a un altro, unico vitigno a bacca nera, il Pinot nero, con il quale è imparentato. Secondo i genetisti infatti lo Chardonnay è figlio del Pinot e del Gouais, una vecchia varietà che non ha particolari pregi enologici ma è nell'albero genealogico di molti vitigni del Nord e centro Europa.

TERRITORIO


Il fatto che si tratti di un vitigno adattabile, forse il più adattabile di tutti, non significa che le caratteristiche dei vini siano le stesse dappertutto: al contrario l'ambiente assume un ruolo determinante nel conferire ai vini il loro carattere proprio. Uno Chablis, prodotto all'estremo nord della Borgogna, sarà un vino più "verde", più nervoso e "minerale" di uno Chardonnay californiano o siciliano, che sarà più corposo e alcolico e con profumi di frutta tropicale. E molto diverso sarà il modo in cui i vini rispondono all'eventuale invecchiamento in bottiglia. La diversa precocità e rapidità della maturazione dell'uva sono in buona parte responsabili di queste differenze. Nei climi più freddi la maturazione è lenta, le uve sono più ricche di acidità e meno di zuccheri e queste differenze si riflettono nei vini. Potremmo indicare la Champagne e la Sicilia costiera come due estremi sotto questo punto di vista.

Lo Chardonnay ha avuto grande fortuna e successo in particolare in California e in Australia. Se parliamo spesso dello Chardonnay come vino e non solo come vitigno questo si deve in buona parte alla tradizione dei vini "varietali", cioè i vini senza indicazione del territorio di origine

In pratica, in Europa, e in particolare in Francia, i vini di pregio assumono prevalentemente il nome del territorio, più o meno grande, dove vengono prodotti: è il principio della denominazione di origine, DOC in Italia, AOC in Francia (ora DOP come sigla europea unificata). In Francia quasi mai viene citato il nome di vitigno nella AOC ma solo il nome del territorio (ad esempio, Bordeaux, dove i vini sono ottenuti da tagli di più vitigni, o Côtes de Beaune in Borgogna, dove invece il bianco è solo Chardonnay e il rosso solo Pinot nero), mentre in Italia in molti casi il vitigno è citato insieme al nome del territorio (ad esempio Moscato d'Asti).

In Italia il nome Chardonnay è citato in molte DOC e IGT ma può essere usato anche per vini "varietali": come tale può quindi anche essere ottenuto da uve e tagli di vini di regioni diverse. 

Chardonnay

TIPOLOGIE


Gli Chardonnay sono vini bianchi per lo più vinificati come vini secchi e non frizzanti (caso a parte quello degli spumanti). Quando vengono da uve di ottima qualità si prestano all'affinamento in botte di legno, solitamente la barrique da 225 litri come da tradizione borgognona.

Possono essere vini a DOC, ad esempio Collio Chardonnay (Friuli), Sicilia Chardonnay, Piemonte Chardonnay, oppure possono essere vini "varietali" quindi senza indicazione di origine. 

Poi ci sono gli spumanti: insieme al Pinot nero lo Chardonnay rappresenta la base dei principali spumanti metodo classico del mondo, a partire dallo Champagne per finire ai classici italiani: Trento, Alta Langa, Oltrepò Pavese, Franciacorta. I due vitigni sono in genere entrambi presenti. Lo spumante di solo Chardonnay si definisce blanc de blancs (e blanc de noirs quello di solo Pinot nero).

Chardonnay

ASPETTO, ODORE, SAPORE


Data la grande varietà di vini diversi, e provenienti da climi diversi, è difficile dare una descrizione precisa dei vini Chardonnay. All'occhio mostrano un colore paglierino più carico rispetto ad altri vini bianchi. Sono vini ricchi, sia dal punto di vista dei profumi che del corpo e volume in bocca. Dei bianchi "di sostanza" in poche parole.

Gli Chardonnay del nord sono più freschi e vibranti di acidità, al naso evidenziano fiori bianchi, mela verde e agrumi; nei climi più caldi si avverte più la frutta matura e tropicale (banana, ananas); l'affinamento nel rovere ne amplifica la ricchezza e la complessità aromatica evidenziando note di vaniglia, noce e castagna.

ABBINAMENTI A TAVOLA


Sono vini che accompagnano molto bene il cibo e si prestano a molti abbinamenti.  Ad esempio, uno Chardonnay fresco e giovane si comporta bene come aperitivo, con piatti di pesce leggeri e con piccole fritture di antipasto, come le polpette agrodolci di baccalà; uno Chardonnay corposo e affinato nel rovere è ideale con crostacei e pesci arrosto, con il prosciutto crudo, o con una fonduta


credits immagini: Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato 
 

a cura di Maurizio Gily, agronomo ed esperto di enologia

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