Filetto di branzino alla paprika

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INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

Un vero gurmè - oltre a conoscere la differenza tra il servizio all'inglese e quello alla russa - non dovrebbe permettersi di parlare di branzini allevati, ma solo di spigole veraci cattura a nuoto dai figli minori di sciamani aztechi colti nel fior di gioventù.
Io che invece un vero gurmè non sono, ma arranco tra le perigliose vicende delle umane cose, ogni tanto faccio la spesa per portare a casa qualcosa di commestibile conservando una paio di venteca nel portafogli per comprare ai miei bimbi le scarpe nuove di Lelly Kelly o una nuova batteria di Gormiti. E mi contento - non sempre, ma qualche volta - di un branzino "allevato Italia" da 13 euri e 90 cents.
Ci si possono fare cose carine, rapide e senza pretese: ma puoi variare ingredienti allegramente. Eccolo dunque, pronto per essere de-squamato: è una palla, e il modo meno invasivo è grattarlo contropelo con la lama di un coltello mentre se ne sta immerso nell'acquaio. Per sfilettarlo puoi iniziare ad incidere la schiena ed appoggiando la lama di piatto staccare il filetto dalla lisca fino alla coda. Alla scuola alberghiera insegnano a farlo meglio, ma anche così farai un figurone con la tua ragazza, ammesso che non sia ipersensibile al pesce...
Dovrai lasciare la pelle intatta, perchè serve come supporto alle carni. Rifila per ottenere dei pezzi rettangolari, poi riscalda l'olio in una padella, e appoggia i filetti dalla parte nuda per un minuto o due, a seconda dello spessore. Gira, premendo con il voltafritto in modo che non faccia il caratteristico ed antiestetico "coppo". Appena la pelle forma la anelata crosticina, preleva e asciuga velocemente con la carta assorbente, senza schiacciare. Spolverizza di polvere di paprika, aggiungi qualche scaglia di sale azzurro persiano e una bacca di pepe nero aromatico. Una varietà giordana andrà benissimo.
Il pesce poco cotto, in una architettura di purezza quasi eterea, non richiede contorno. Lo puoi madare in tavola con il poderoso Vermentino "li Pastini" di Li Seddi, a spazzolare tutto.

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