Tagliatelle al ragù d'ossobuco

Condividi

INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

La discussione si fa serrata: E allora non chiamarlo ragù! Va bene, lo chiameremo non-ragù, ma del ragù questo condimento ha il DNA di purissima goduria, meticciato e completezza, un vero piatto unico ante litteram.
Ma con ordine: le tagliatelle emiliane si fanno con il grano tenero e l'uovo intero. Scorrazzando per lo stivale a destra e a mancina, dalle Alpi al Lilibeo, le trovi di grano duro, e anche di solo acqua e farina. Qui puoi fare un crossover di sicuro successo, che avrai nastri elastici e profumati, eppur sodissimi e di degna cottura.
Usa infatti un ottima farina di grano duro di calibro non sottilissimo e il solo tuorlo delle uova, più un albume. La proporzione è variabile: consideranto che la dose base è di 30 - 35 uova per chilogrammo di farina, immagina di iniziare con due/tre tuorli per ettogrammi di farina. Da ultimo aggiungi l'uovo intero. Poi la pasta va fatta riposare a palla almeno un'ora al fresco, ravvolta nella pellicola.
Per il non-ragù la faccenda è più lunga. Prendi i tranci di filetto interi e gli ossibuchi privati dell'osso e arrotolali nella carta stagnola, avendo cura di sigillare bene i bordi. Taglia le vedure a cubotti, e rinchiudili allo stesso modo. Poi metti tutto in forno, e fai andare quattro ore emmezzo a 65°, avendo cura che le carni non perdano i loro succhi e non sbianchino troppo. Al termine riapri i cartocci e riduci anche le carni in cubi.
Lessa le tagliatelle molto al dente: significa due minuti. Poi prelevale e immettile nella padellona dove stai facendo sciogliere il midollo degli ossi buchi, grossolanamente tagliuzzato, e una virgola di burro buono. Nell'altra padella sfiamma le verdure cotte al forno in cucchiaio d'olio per uno o due minuti, poi aggiungi la carne, saltando. Passa tutto nella padella delle tagliatelle e tira bene con un mestolo d'acqua di cottura.
In tavola andrà senza P.Reggiano, che di certo è quasi un'eresia: ma anche senza pomidoro. E con un altro abbinamento eretico per un verso, epigrammatico per l'altro: la Spergola "Notte di Luna" di Cà de Noci, bianco ma indigenissimo.

SCOPRI ALTRE RICETTE SIMILI A "TAGLIATELLE AL RAGÙ D'OSSOBUCO"

Tonnarelli

I tonnarelli sono un formato di pasta fresca lunga molto diffusa nel Lazio. Somigliano agli spaghetti alla chitarra, ma sono più spessi e più facili da preparare. Leggi tutto

Anolini in brodo

Gli anolini sono una pietanza della tradizione, sfoglie di pasta all'uovo che racchiudono un ripieno dal gusto saporito e intenso. Tuffati in un buon brodo sono un primo piatto sostanzioso ed elegante, perfetto per il pranzo di Pasqua. Leggi tutto

Risotto asparagi e piselli

Un primo piatto primaverile: colorato, delicato e saporito. La freschezza delle verdure di stagione, l'avvolgente crema verde e la profumata scorza di limone finale rendono questo risotto asparagi e piselli irresistibile! Leggi tutto

Pasta verde

La pasta verde è una variante colorata e appetitosa della più classica pasta all'uovo. Per la ricetta vi serviranno solo tre ingredienti: farina, uova e spinaci. Leggi tutto

Cavatelli al sugo vedovo

I cavatelli al sugo vedovo sono una ricetta "povera" ma ricca di gusto della cucina tradizionale molisana. Un condimento appetitoso a base di lardo e pomodori freschi nato per sposare questo caratteristico formato di pasta. Leggi tutto