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Italia batte Francia su vini e formaggi. La bella sorpresa del 2021

pubblicata il 28.12.2021

Mozzarella più consumata del camembert, spumanti che superano gli champagne nelle classifiche di gradimento: l’immagine del nostro Paese si rafforza anche attraverso il cibo. E le esportazioni crescono dell’11%

Se ci sono due Paesi che da sempre sono avversari a tavola, sono senza dubbio Italia e Francia: la nostra rivalità con i cosiddetti “cugini d’Oltralpe” va avanti da anni ed è talmente forte che nel tempo si è estesa anche ad altri ambiti, come lo sport.

Restando alla cucina, sono soprattutto due i settori dove il confronto è più acceso: i formaggi e i vini. Ed è proprio fra formaggi e vini che nel 2021 l’Italia ha messo a segno due vittorie sulla Francia, inattese e inaspettate e per questo ancora più gradite.

La mozzarella batte il camembert in trasfertaIniziamo dai formaggi, e da uno in particolare: quest’anno, per la prima volta, la mozzarella (vaccina e di bufala) è stata consumata in Francia più del camembert, che per loro è un po’ un’istituzione. Lo dice il Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala, cosa che è abbastanza ovvia, ma soprattutto lo ha scritto Le Figaro, cosa che tanto ovvia non è: dall'inizio dell'anno e fino all’autunno, in Francia sono state vendute poco più di 29mila tonnellate di camembert contro le oltre 33mila di mozzarella. Fabrice Collier, presidente di Snfc, l’associazione che riunisce i produttori di camembert della Normandia, ha spiegato che “mai come oggi le specialità italiane sono apprezzate nel mondo, in particolare in Francia”, e appunto che “per la prima volta nel nostro Paese, la curva delle vendite di camembert, in calo da tempo del 3% all'anno, è al di sotto delle vendite di mozzarella, cresciute del 5% a livello annuale”.Ma perché succede? Perché i francesi apprezzano così tanto la mozzarella? Secondo Le Figaro, perché ormai “si mangia camembert solo nei ristoranti o durante i pasti a casa più tradizionali (come quelli delle feste, ndr), mentre la mozzarella sta bene in molti piatti facili da fare e più trendy”. Come i tantissimi che sono compresi fra le nostre ricette.
La mozzarella, spia di un successo più ampioDal Consorzio di Tutela hanno ricordato che “da un’indagine di Nomisma è emerso che il 70% dei francesi tra i 18 e i 65 anni hanno consumato la bufala campana Dop almeno una volta nel 2021” e ci hanno spiegato che “la Francia è la principale destinazione delle esportazioni (di questo formaggio, ndr), con una quota del 30,2% del totale nel 2020, pari a circa 6mila tonnellate e a un valore di quasi 80 milioni di euro” e che “nel 2018 la percentuale di esportazioni dirette in Francia era del 21%, dunque in un biennio è cresciuta praticamente del 50%”.In generale, comunque, il 2021 è stato un anno decisamente buono per l’export agroalimentare italiano, come a suo modo lo era stato il 2020 (pur con tutte le difficoltà): secondo i dati di Coldiretti, le esportazioni hanno fatto registrare un balzo dell’11%, toccando un valore complessivo di 52 miliardi di euro (oltre 4 solo nel periodo natalizio), che è il più alto di sempre. Fra i nostri principali clienti all’estero ci sono la Germania (prima, +6% sul 2020), seguita da Stati Uniti (+15%), Francia (+7%) e Gran Bretagna, dove le vendite solo calate dell’1% a causa delle difficoltà legate alla Brexit, a causa di procedure doganali più complesse e all'aumento dei costi di trasporto, fra ritardi e maggiori controlli. Fra gli altri mercati, ha fatto notare ancora Coldiretti, da segnalare la crescita del 14% in Russia e del 39% in Cina.E fra i nostri prodotti più apprezzati ed esportati, oltre alla grande varietà di frutta e verdura, ci sono appunto i formaggi (quasi 3 miliardi di valore complessivo, +11% sul 2020) e soprattutto i nostri vini, che abbiamo dimostrato anche noi di amare tantissimo e le cui esportazioni sono cresciute del 15%, arrivando a sfondare il muro dei 7 miliardi di euro in valore.
I vini e gli spumanti che hanno battuto lo champagneEd è proprio fra i vini che l’Italia ha ottenuto il secondo, inaspettato successo dell’anno sulla Francia: il nostro Paese ha conquistato il primo posto nel medagliere dell’edizione 2021 degli Champagne & Sparkling Wine World Championships, il più importante evento dedicato a vini frizzanti e spumanti, con 58 ori e 129 argenti. E se il premio di Supreme World Champion è andato ancora una volta alla Francia (con lo Champagne rosé Dom Ruinart 2004, in versione Magnum), l’Italia si è portata a casa altri riconoscimenti di pregio: il Ferrari Perlé Nero Riserva 2012 (di nuovo in formato Magnum) è stato riconosciuto il migliore fra i Blanc de Noirs e il Lambrusco Grasparossa Vini del Re di Cantina Settecani ha trionfato tra i Rossi Frizzanti.Durante le degustazioni, i giudici hanno assaggiato oltre un migliaio di vini, e per il nostro Paese ci sono state altre soddisfazioni: il Ca’ del Bosco 2011 Annamaria Clementi è stato riconosciuto Miglior Spumante italiano e soprattutto Ferrari Trento, marchio controllato dal gruppo Lunelli (che lo scorso maggio si è comprato la Cedrata Tassoni), è stato nominato Produttore dell’anno di Bollicine, grazie ai suoi Rosé e Brut Perlé.La stessa azienda, che ha sede nel capoluogo del Trentino-Alto Adige, si è anche confermata al primo posto della classifica del Wine Brand Power Index stilata dalla società inglese Wine Intelligence, dimostrandosi l’etichetta italiana più solida: ha ottenuto un indice di notorietà (Brand Awareness) pari a 100, un indice complessivo (Brand Power) di 97, il più alto Purchase Index (96, misura la frequenza e l'intenzione di acquisto) e un altissimo Connection Index (95, cioè la propensione a essere consigliato ad altri consumatori). Chissà cosa ne pensano i “cugini d’Oltralpe”, e come pensano di rispondere nel 2022.
di Emanuele Capone

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