Come si fa il kefir a casa

Il kefir fa bene alla salute e produrlo a casa dà soddisfazione e ci fa risparmiare. Ma quali sono le regole d’oro per mantenerlo in vita, sano e riproduttivo? Sono poche ma sono fondamentali per ottenere una bevanda sana e gustosa. Ecco la ricetta per preparare il kefir a casa.

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INGREDIENTI

l kefir è una bevanda fermentata a bassa gradazione alcolica, acida, che deriva dalla fermentazione dei grani di kefir con latte o acqua. Cos’è il kefir e a cosa fa bene ve lo abbiamo raccontato.  La preparazione del kefir a casa comincia da grani che si possono acquistare in farmacia oppure online, ma più di frequente vengono regalati da chi già lo prepara e decide di cederne una parte in esubero. I fermenti ricevuti vanno nutriti e fatti crescere. Come? Creando loro l’habitat perfetto per la riproduzione attraverso il processo di fermentazione lattica che porta alla produzione della bevanda. Lo si fa mettendoli in un barattolo di vetro, pulito, ricoperti di latte. Il latte può essere intero o parzialmente scremato, a lunga conservazione o fresco. La quantità di latte deve essere proporzionata alla quantità di grani, ma niente di scientifico, sarete voi, nel tempo a definire quanto latte serve in funzione del risultato che desiderate ottenere, più o meno liquido.Qualche precisazione: più i grani crescono più hanno bisogno di nutrimento, pertanto il barattolo va cambiato quando il rapporto tra grani e latte cambia. Allora dovrete decidere di cederlo oppure eliminarlo perché la proporzione deve restare più o meno equilibrata.Se vi assentate e nessuno ha la possibilità di rinfrescarlo potete metterlo in frigo, con il tappo, per bloccarne la produzione, ma questo escamotage non può essere usato spesso o il kefir prima o poi ne risentirà. Il kefir è vivo perciò è naturale notare cambiamenti. A volte è più denso, talvolta più morbido e liquido, più acido o dolce. Si potrà separare e produrre del siero che non è bello da vedere ma innocuo se eliminato dal barattolo.Qualcuno sconsiglia di prepararlo con il latte vegetale, qualcun altro giura che il risultato è sublime. Qualcuno lo lava con il latte, qualcuno non lo lava mai, altri usano l’acqua. Noi laviamo il barattolo ogni tanto, non spesso e bene ma senza detersivi.DA VEDERE ANCHECome preparare il kombucha in casa9 cibi fermentati da conoscere e assaggiare
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Quando vi regalano dei grani di kefir lo faranno in un vasetto con del latte, perciò la prima operazione che farete sarà rinfrescarlo ottenendo così una dose di prodotto. Per farlo, versate il contenuto del vasetto in un colino completamente in plastica (anche la rete), i fermenti non devono entrare in contatto con l’acciaio, questa è la prima regola. Utilizzate un cucchiaio di legno per girarlo aiutando così la crema a scendere.

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A questo punto avrete nel colino i fermenti da cui ripartire per la produzione del kefir. Versate i fermenti in un barattolo di vetro pulito capace di contenere una quantità di latte doppia rispetto a quella dei granuli. I fermenti vanno immersi nel latte che può essere fresco o a lunga conservazione, intero o parzialmente scremato.

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Il barattolo non va chiuso con un coperchio tradizionale ma con un quadrato di tela o etamina fissato con un elastico. Il barattolo va conservato al buio, anche la temperatura conta ma diciamo che il clima del vostro appartamento, andrà bene. Tenetelo in una credenza, in un armadietto della cucina, ovunque non incontri la luce del sole diretta. I grani di kefir non devono stare in frigorifero.

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Il kefir è pronto da consumare dopo 48 ore. Il rinfresco va fatto a giorni alterni. Se cominciate di lunedì, ad esempio, il martedì lo lascerete crescere mentre il mercoledì tornerete a cambiare il latte, ottenendo così la bevanda da consumare entro un paio di giorni.

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