Attualità

Pausa pranzo in ufficio: i sì e i no dalla “schiscetta” alla mensa

pubblicata il 03.07.2017

Di Carla Lertola, Medico Specialista in Scienze dell'Alimentazione e Valentina Bolli, Dott.ssa in Dietistica

Mangiare in ufficio può diventare un vero e proprio disastro dal punto di vista dietetico. I motivi sono molteplici, e molto spesso si sommano tra loro: mezz’ora o poco più di pausa pranzo, stanchezza lavorativa, stress, poca voglia di prepararsi il cibo la sera prima… Come si può rendere la pausa pranzo pratica, buona e salutare? Con poche e semplici regole, che ci aiuteranno a vivere anche questo momento della giornata in modo sano e corretto. Vediamo quindi come comportarci, sia che il pranzo lo portiamo da casa, sia che lo consumiamo al ristorante, al bar o in mensa. - NO alla sola frutta o yogurt. Consumare esclusivamente questi cibi ci porta ad avere un picco glicemico con successivo “attacco di fame” che si tradurrà in una super merenda o super cena ipercalorica vanificando, se siamo in dieta ipocalorica, tutti i risultati fino ad allora ottenuti. - SÌ alla dieta mediterranea. Questa ci permette di variare con gli alimenti senza mai stancarci, ricordandoci sempre di abbinare carboidrati, proteine e lipidi all’interno dello stesso pasto. - SÌ al pranzo portato da casa se stiamo seguendo una dieta dimagrante. In questo modo potremo monitorare meglio le quantità delle porzioni e sapremo anche gestire la quantità di grassi da condimento (come ad esempio l’olio), che spesso sono il vero problema dei pasti non home made. -  SÌ ai piatti unici. Via libera a cous cous e ceci, riso e piselli, insalata di pasta con mozzarella, riso venere e gamberetti, ricordandoci sempre di consumare della verdura. - No ai secondi piatti elaborati. Se optiamo per un secondo piatto scegliamone uno poco elaborato, semplice e sempre accompagnato da verdura e pane. - SÌ al buon vecchio panino. Esatto, anche lui può essere una buona e dietetica scelta. Farcito con i salumi (non più di una volta a settimana) o formaggio fresco e stagionato, meglio se con qualche verdura. - SÌ a sushi e sashimi con il riso. Basta non esagerare con la salsa di soia, vista la notevole quantità di glutammato che contiene. - NO ai fast food. Oltre a essere “nemici della linea”, il rischio che si corre è quello di addormentarsi sulla scrivania a causa di una digestione lenta. - NO alle insalatone. O meglio, fate attenzione, perché spesso ci traggono in inganno circa il loro contenuto calorico. Sembra di aver mangiato poco, ma in realtà tonno, formaggio, uova e altri cibi tipici delle insalate rendono il nostro pranzo troppo proteico e poco digeribile, sempre per via delle proteine, tanto che un’”innocua” insalatona può arrivare fino a 600 calorie!

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