Attualità

La dieta mediterranea

pubblicata il 28.03.2014

Oggi, per il consueto appuntamento settimanale con le diete da tutto il mondo, andiamo sul sicuro. Dopo tanti incontri con regimi alimentari bislacchi, divertenti, improvvisati, alle volte pure pericolosi, torniamo per un attimo a casa nostra e affrontiamo quella che è la nostra fortuna: la dieta mediterranea. Non si tratta ovviamente di una dieta in senso stretto, finalizzata alla perdita di peso, ma di un vero e proprio regime alimentare che - inconsciamente - noi italiani seguiamo ogni giorno senza rendercene conto. Ma lo fanno anche gli spagnoli, i greci e i marocchini. Il padre riconosciuto della dieta mediterranea è il genovese Lorenzo Piroddi, il primo a intuire una correlazione fra le disfunzioni metaboliche, come obesità e diabete, e l'alimentazione. Fu autore anche di un libro: Cucina Mediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sale. A seguire, negli anni '50, fu lo scienziato americano Ancel Keys a dare il via alla ricerca Seven Countries Study. Keys analizzò per anni le abitudini alimentari di oltre 12 mila persone tra i 40 e 59 anni in sette paesi: Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Olanda, Stati Uniti e Jugoslavia. Le conclusioni dello studio evidenziarono che l'incidenza delle morti per infarto erano molto più basse da noi e in Grecia, rispetto agli altri paesi analizzati, più abituati al consumo di grassi saturi. Nacque così la dieta mediterranea. La dieta mediterranea, come ribadito sopra, non è un regime alimentare finalizzato a dimagrire, ma si basa più che altro sulla scelta degli alimenti più adatti per mantenere in salute il nostro corpo. Il conteggio delle calorie passa, in questo caso, in secondo piano. La dieta mediterranea prevede alcune semplici regole. Innanzitutto i grassi saturi devono essere ridotti al minimo a favore di quelli vegetali insaturi, come quelli provenienti dall'olio di oliva. La carne va mangiata con parsimonia, soprattutto quella rossa, mentre è importante mangiare regolarmente pesce. L'apporto di fibra dev'essere importante, così come il consumo di frutta, verdura e legumi, oltre che di cereali. Per quanto riguarda le proporzioni fra gli alimenti, il 55-60% delle calorie deve provenire dai carboidrati, il 15-20% da proteine, il 25-30% da grassi. La dieta mediterranea nel 2010 è stata dichiarata patrimonio culturale immateriale dell'umanità dall'Unesco. Si tratta di una dieta che nel tempo ha dimostrato di essere ottima per prevenire l'insorgere di numerose patologie, come l'arteriosclerosi, l'ipertensione, il diabete, le cardiopatie. Ma è anche e soprattutto un patrimonio culturale che fa parte di noi. Da tutelare, preservare e insegnare ai nostri figli.

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