Attualità

Consigli strani per un'alimentazione sana

pubblicata il 23.07.2014

I consigli per mantenersi in forma sono molti. Tantissimi li abbiamo riportati anche noi, su queste pagine. Ma di curiosi come quelli che ha pensato di dare Rodney Bilton, professore emerito di biochimica alla Liverpool John Moores University, raramente se ne vedono in giro. Sono sette i punti attorno a cui ruota la sua teoria, frutto di 15 anni di osservazione e di studio, durante i quali ha sviluppato delle convinzioni sull'alimentazione che ha deciso solo ora di divulgare. Il primo consiglio riguarda le banane acerbe, che secondo il prof Bilton sono da mangiare perché contengono amido resistente. Questo vuol dire che sono più lentamente metabolizzate dal nostro organismo e quindi forniscono energia per un tempo più lungo. Oltre a ciò non innalzano i livelli glicemici e contribuiscono ad abbassare il colesterolo. Secondo consiglio: niente purè o alimenti troppo manipolati. Lo schiacciamento o comunque la riduzione in purea delle patate, ma anche della frutta, provoca una maggiore disponibilità dello zucchero in esse contenuto, con tutte le conseguenze del caso sulla nostra linea. Il prof. Bilton sconsiglia poi di non usare l'olio di oliva in cottura, ma solo a crudo (affermazione che ha già sollevato polemiche nel nostro paese), perché ciò può comportare la produzione di sostanze tossiche come i perossidi lipidici. Un piccolo trucchetto per ovviare al problema, secondo lo studioso, consiste nell'aggiungere un po' di acqua all'olio in cottura. Il quarto consiglio è un po' più banale: bere tanta acqua. Ma anche in questo Bilton riesce ad essere originale. Qui lo scopo sarebbe infatti ridurre il mal di schiena e i dolori articolari, oltre che controllare la fame. Anche il tofu non andrebbe bene, non da solo almeno. Senza l'aggiunta di miso e natto, il tofu infatti porterebbe l'organismo verso una carenza di sali minerali, dovuta alla presenza al suo interno di acido fitico. Via libera invece ai grassi, come i Masai, che arrivano ad assumerne fino a 400 grammi al giorno. Pasti ricchi di grassi andrebbero infatti a stimolare il rilascio di glucacone da parte del pancreas, sostanza in grado di bruciare i grassi corporei. L'ultimo consiglio è quello di evitare i frullati: l'eccesso di fruttosio andrebbe infatti a favorire l'accumulo di sostanze grasse nel fegato, facendolo aumentare di volume e andando a ridurne l'efficienza. Immagine: foodcracks

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