5 bollicine per le feste
Cinque super bollicine per le feste: bolle tour dalla Franciacorta alla Sicilia. Passando per la Champagne, ça va sans dire…
E’ una scelta un po’ pazza, lo so, questa mia particolarissima selezione, (che ha come unico filo logico la bontà esagerata dei vini e le emozioni che mi hanno regalato assaggiandoli, ma che dico, bevendoli strizzando le “bute”) di “bollicine”, tutte metodo classico, ça va sans dire, da stappare a Natale e dintorni. Andremo insieme dal Trentino sino alla Sicilia, oh yes!, passando per la Champagne, in un’infilata bollicinosa di cose inconsuete e grandi, ma tutte da tenere ben deste e solleticare il giusto, ovviamente a tavola ed in compagnia, anche senza andare “in casa Cupiello”, le vostre papille, da perderci “o suonno e ‘a fantasia” nei giorni golosi delle feste. Tanti cari auguri e prosit, santé, zum Wohl, cin cin, na zdrowie a tutti!
Brut Nature metodo classico Cuvée Augusto Primo Mattia Filippi
In Trentino occhi puntati su un Trento Doc, che tale non è perché il vignaiolo non rivendica questa denominazione, tipologia Dosaggio Zero, ovvero il massimo della secchezza, da sole uve Chardonnay da un vigneto posto a 600 metri di altezza. Paglierino oro squillante, perlage sottile, naso vivo, fresco, fragrante, minerale, con agrumi, fiori e fieno di montagna in evidenza, e coda lunga in bocca, carattere ben nervoso, scattante, vivo, di grande sapidità e mineralità e tessitura lunga. Da bere a secchiate e accompagnare ad ogni piatto dove sia protagonista il pesce.
Franciacorta Vintage Collection Dosage Zero Noir 2001 Cà del Bosco
Il nuovo capolavoro, giunto da cielo (il vigneto più alto della Franciacorta, il Belvedere di Iseo, quota 466 metri) in terra a miracol mostrare della Maison numero uno franciacortina, uno stupefacente Blanc de Noir, da uve Pinot nero 100%, uscito da poco con le annate 2006, 2005 e 2001. Il mio plauso e tripudio in particolare a quest’ultima, affinata 12 anni e 6 mesi sui lieviti, di fiammeggiante bellezza, trionfo di armonia aromatica, eleganza e bellezza à la Juliette Binoche. Pugno di ferro in guanto di velluto, salda struttura, corpo e vinosità a iosa, eppure una delicatezza e un disegno sottile, tutto “en dentelles”, con succosità fruttata, e una trama finissima e tutta sale. Un Franciacorta, direbbe Conte, che “i francesi ci rispettano” ma “le balle ancora gli girano”…
Champagne Zéro Dosage Grand Cru Blanc de Blanc Encry
Ci può essere Natale senza almeno uno Champagne in tavola ? Per me assolutamente no e da Chardonnay in purezza di Mesnil-sur-Oger, ovvero una delle terre promesse per quest’uva nella landa champagnosa, elaborato da un récoltant manipulant ecco un vino di grande equilibrio, piacevolezza e mineralità, finissimo nei profumi che richiamano nocciola, agrumi, fiori bianchi e tanto sale. Che ritrovate anche nella vostra bocca, con bolla croccante, saldo vigore e profondità, e freschezza allo stato puro, scattante e virile, fragrante e “ostricoso”. Se avrete la fortuna di avere huîtres sur votre table, il mariage d’amore è assicurato.
Champagne Extra Brut Complantée Agrapart
Il coup de foudre è il minimo con questo Champagne sontuoso e raro, firmato da Pascal Agrapart, vigneron naturale-garanzia, in quel di Avize, ovvero un angolo di paradiso fatto vigneto. Una cuvée speciale, che “illumina davvero” le papille, da uve Pinot noir, Pinot Meunier, Pinot Blanc, Arbane, Petit Meslier e Chardonnay provenienti da suoli gessosi, élevée en fûts de chêne, senza filtrazione, di grande complessità. Mineralità allo stato puro al naso, finissimo e super salato, e bocca croccante, gusto profondo di grande nerbo scattante, eppure avvolgente e quasi “biscottoso” oltre che cremoso, con meraviglioso sale e pietra, grande ricchezza di sapore e perfetto equilibrio. Chapeau!
Brut Nature metodo classico Terzavia 2011 Marco De Bartoli
Un figlio d’arte, un nome garanzia di qualità, firma, nella Sicilia occidentale, in Contrada Samperi, Marsala, il metodo classico più “sconvolgente” del mio 2014 bollicinaro, ottenuto da uve Grillo in purezza, uve della vendemmia 2011 con sboccatura 2014, da terreni calcarei tendenti al sabbioso. Un Dosaggio Zero affinato parte in acciaio e parte in legno, color oro antico, naso complesso che svaria dall’albicocca alla frutta secca a fiori bianchi e pietra lavica e bocca secca, tagliente, di gran nerbo, ma ampio e caldo, pieno di sapore. Una bolla mediterranea e solare da abbinare a piatti a base di crostacei, ma da godere appieno su ogni ben d’Iddio voi portiate in tavola.
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