Fritto misto in pastella

Condividi

INGREDIENTI

PROCEDIMENTO

Infine venne Tempura, e fiorirono queste pastelle esplosive ed aeere, croccanti e cristalline.
Ma prima c'era una cosa che dalle mie parti veniva chiamata "colla": acqua e farina, e serviva soprattutto per friggere il baccalà a pezzettoni. Poi, allargando gli orizzonti, è capitato di incocciare in consigli, suggerimenti ed esperimenti per ottenere una pastella che non ammazzasse di grevure il fritto e non inglobasse il friggente.
Appena ricevuta la casetta settimanale del GAS, verdurismi coltivati nelle terre confiscate alla mafia, faccio una piccola selezione: spledidi carciofi, zucchine, cavolfiori, cipollina bianca.
Preparo la pastella così, senza curarmi troppo delle proporzioni: un cucchiaino raso di lievito secco fatto rinvenire in acqua frizzante. Dilavo la farina "00" di grano tenero - quella per la sfoglia emiliana, per capire - nella stessa acqua, senza fretta, per trovare la giusta consistenza. Vado ad occhio, attendendo qualche minuto tra una frustata e l'altra: la farina di grano tenero ha un potere assorbente formidabile, pare talco, per cui ritira facilmente l'eccesso eventuale d'acqua. Il risultato dev'essere notevolmente più denso di quello - per esempio - per le crepes. Aggiungo il lievito e lascio riposare a temperatura ambiente per mezz'ora almeno. Alla fine controllo la densità - la pastella deve "segnare" - se necessario aggiusto, infilo una prega di sale e sono pronto.
Taglio tutta la vedura a pezzi minimi, che va poi lavata ed accuratamente asciugata. Immergo nella pastella e scaldo abbondante olio di girasole in una padella profonda. Non vale la micragna: meglio buttare via 50 eurocent d'olio in più che avere il frittone unto e accartocciato.
L'olio deve essere molto caldo: vale la prova di una goccia di pastella che deve galleggiare subito.  Immetto la verdura pastellata con il cucchiaio, che deve portarne una giusta misura.
Raccolgo e passo sulla carta assorbente, velocemente: la pastella si è gonfiata, è leggera, asciutta, dorata e non cretosa, leggermente croccante.
La mando in tavola con una bottiglia di cui vorrò parlare: il non-prosecco "Arancione" di Costadilà, una delle più speciali scoperte dell'anno.

SCOPRI ALTRE RICETTE SIMILI A "FRITTO MISTO IN PASTELLA"

Portakalli kereviz

La portakalli kereviz è una ricetta di origine turca a base di sedano rapa, carote e arance. Un contorno fresco, sano e gustoso ideale per accompagnare secondi saporiti di carne e pesce. Leggi tutto

Fagioli e scarola

La ricetta della zuppa di fagioli e scarola è facile e richiede pochi ingredienti: provate questa verdura invernale in un abbinamento classico con i fagioli cannellini, una ricetta della tradizione napoletana da non perdere. Leggi tutto

Carciofi bolliti

I carciofi bolliti sono un contorno facilissimo e veloce, caratterizzato dalla modalità di cottura più leggera che ne esalta il sapore unico. Perfetti per accompagnare secondi di ogni tipo, vi consigliamo di utilizzarli quando sono di stagione tra... Leggi tutto

Zucca sabbiosa

La zucca sabbiosa è la ricetta facile per preparare un contorno di zucca molto sfizioso, adatto a svariati secondi piatti di carne e pesce arrosto e dal risultato sorprendente! Leggi tutto