Attualità

Uomini contro donne, anche a tavola

pubblicata il 02.12.2013

Una delle scene più gustose di Caruso Pascoski - di padre polacco vede Francesco Nuti associare gli insaccati ai vari partiti politici, dalla mortadella comunista al prosciutto cotto fascista. Un gioco, ma che nasconde l'esigenza innata di associare e catalogare tutto che abbiamo: ogni cosa sembra vada incasellata all'interno di un recinto predefinito. Scopriamo che lo stesso si può fare associando i cibi al genere di chi li sta mangiando. Pare proprio, infatti, che uomini e donne non siano capaci di andare d'accordo nemmeno a tavola. O meglio: hanno preferenze decisamente diverse. E non si tratta solo ed esclusivamente di attenzione alla linea. A tavola le donne sono più orientate verso cibi leggeri, dai gusti delicati, come il pesce, lo yoghurt, l'insalata, la frutta. L'uomo invece propende più volentieri per il gusto deciso di una pizza, delle uova, delle bistecche di carne rossa, del cibo speziato. La conferma arriva da uno studio pubblicato sul Journal of Consumer Research, che prende in esame, tramite un approccio multidisciplinare, l'associazione fra la mascolinità e il consumo di carne. Un retaggio culturale, che deriva probabilmente dal ruolo di cacciatore che l'uomo ha sempre avuto, che si traduce poi anche in propensione al consumo. Non è un caso nemmeno che, su un campione di 20 linguaggi diversi, i vocaboli legati alla carne siano in stragrande maggioranza di genere maschile. L'uomo che mangia carne, soprattutto se in pubblico e soprattutto se durante le ricorrenze, sembra sentirsi più uomo. Insomma, se mangiamo tanta carne, non è - tutta - colpa nostra. Immagine: PS

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