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Cos’è il pak choi? Cinque risposte su una verdura piena di (bellissime) sorprese!

pubblicata il 02.11.2023

Un ortaggio croccante e delizioso sia crudo sia cotto, con poche calorie e tante sostanze preziose per il nostro organismo. Cos’è il pak choi, come si mangia e perché da ora in poi non dovreste più farne a meno!

Forse, adocchiandolo al supermercato o in qualche bancarella di frutta e verdura, ha suscitato la vostra curiosità: il pak choi, o cavolo cinese, è una palla bianca di gambi da cui spunta, come un ciuffo, una serie di foglie verdi ovali. Tipico della cucina orientale, sta pian piano conquistando anche l’Europa, grazie al suo sapore unico e a una grande versatilità in cucina. Non solo: è sano, leggero e ricco di vitamine e minerali. Se la prima volta che l’avete visto non l’avete comprato, non sapendo cosa fosse o temendo preparazioni lunghe e complesse, è venuto il momento di rimediare: in questo articolo rispondiamo alle cinque domande più frequenti sul pak choi, un ortaggio che, siamo pronti a scommetterlo, comparirà sempre più spesso sulle vostre tavole!

Che cos'è il pak choi?

Il pak choi è una varietà di cavolo cinese che ricorda spinaci e bietole, nell’aspetto ma anche come possibili utilizzi in cucina. Ha gambi corti e carnosi, di colore tendente al bianco, e foglie verdi dal sapore intenso. Fresco, sodo e aromatico, è un ortaggio dalle mille virtù.

Da dove viene il pak choi?

Il pak choi arriva dalla Cina meridionale e dal Sud-Est asiatico, ma da qualche anno viene coltivato anche in Europa. Pur essendo abituato a un clima caldo e umido, come altri cavoli suoi “parenti” non teme il freddo: si può trovare facilmente in Spagna, ma anche in Olanda. Gli amanti del giardinaggio possono provare a piantarlo nell’orto di casa: è una pianta semplice da coltivare e che per di più cresce molto velocemente (8-10 settimane dalla semina alla raccolta), cosa che di certo favorisce la sua diffusione.

Che sapore ha il pak choi?

In Germania, dove è molto amato, viene chiamato Senfkohl, “cavolo senape”, per via del suo gusto pungente. In effetti il sapore del pak choi non ha molto in comune con quello di altri cavoli: è fresco, delicato e leggermente amarognolo. Croccante e succoso, si presta a essere preparato in un’infinità di maniere.

Come si mangia il pak choi?

In Cina, il pak choi è un ingrediente fondamentale di zuppe e noodles. Può arricchire omelette e frittate o accompagnare piatti a base di carne, soprattutto pollo o agnello. Ottimo condito con la salsa di soia o con quella di ostriche, può essere cotto nel wok (o in padella, o ancora a vapore) e insaporito con gli aromi tipici della cucina orientale: zenzero, semi di sesamo, coriandolo, citronella.

Una piccola avvertenza: i gambi sono più duri delle foglie quindi, per ottenere all’incirca la stessa consistenza, dovrete farli cuocere un paio di minuti in più, oppure tagliarli più sottili. In ogni caso, per valorizzare le proprietà nutritive ed esaltare il gusto del pak choi, è meglio non esagerare con i tempi di cottura: 8-10 minuti sono più che sufficienti.

Proprio come il radicchio trevigiano, anche il pak choi può essere cotto (tutto intero, oppure tagliato a metà) alla piastra o sulla griglia, e arricchito poi con un filo d’olio crudo e sale. Infine, ridotto a listarelle, si può gustare in insalata, solo o in compagnia di altre verdure.

Quali proprietà ha il pak choi?

Il pak choi è un concentrato di elementi importanti per la nostra salute: è infatti ricco di calcio e potassio, di beta carotene, di vitamina C e K1 (quest’ultima impiegata nel processo di coagulazione del sangue). Per di più contiene pochi zuccheri, pochissimi grassi e altrettante calorie: solo 14 su 100 grammi di prodotto.

Manuela Mellini

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