Attualità

Oms dichiara: La carne rossa lavorata è cancerogena. No agli allarmismi

pubblicata il 27.10.2015

È l’’'International Agency for Research on Cancer (IARC) dell'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ad aver lanciato un allarme chiaro: le carni rosse lavorate sono cancerogene.

Per carni lavorate s’intende la carne in scatola, per esempio, gli hot dogs, le salsicce, tutte quelle carni che hanno subito un processo di trasformazione come la salatura, l’affumicazione, la fermentazione, per incrementare il sapore e migliorare conservazione. Queste carni, di solito a base di manzo o di maiale, rientrano, secondo l'Oms, nel gruppo 1 (sostanze sicuramente cancerogene), quello più pericoloso per la salute dell’uomo, insieme alle sigarette, all’arsenico, all’amianto, per capirci. Mentre le carni rosse non lavorate (i muscoli di mammifero: manzo, vitello, maiale, cavallo, montone…) sono considerate probabilmente cancerogene, e sono nel gruppo 2.

La relazione tra il consumo di carne rossa lavorata e il rischio d’insorgenza del cancro -  dichiara l’Oms – sarebbe stata osservata soprattutto con il tumore del colon-retto ma anche, in misura minore, con il cancro al pancreas e alla prostata. (Lo studio è uscito su The lancet oncology).

In queste ore resta cauto l’atteggiamento di medici ed esperti. Intanto il Ministero della salute dichiara di aver attivato il Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare, per un parere, e il Ministro Lorenzin invita a contenere gli allarmismi.

Il consumo di carne in Italia si attesta sui 78 chili a testa annui, molto meno rispetto ad altri paesi. In Usa è terremoto, nella patria dell'hotdog e del bacon, si parla di 125 chili, in Australia 120 chili, ma anche in paesi europei come la Francia il consumo è maggiore, con 87 chili pro capite. È Coldiretti a sostenere questi numeri e a invitare a considerare due aspetti :

- la scala globale dello studio condotto dell’OMS, su paesi con abitudini alimentari molto diverse dalle nostre

- la carne “made in Italy” è di qualità meno grassa e trattata di quelle di altri paesi, per via di una regolamentazione più rigida

Inevitabile il coinvolgimento di Veronesi sull’argomento. L’oncologo, vegetariano da lungo tempo, ricorda che il codice europeo contro il cancro recita fra le raccomandazioni da seguire:

-       una dieta sana, fatta principalmente di cereali integrali, legumi, frutta e verdura

-       limitare il consumo di cibi ad alto conenuto calorico di zuccheri e gassi

-       evitare proprio le carni rosse conservati e limitare il consumo di carni rosse e di cibi ad alto contenuto di sale

Mentre nella vicenda vengono coinvolti oncologi, esperti e chef, aspettiamo le dichiarazioni del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare e ricordiamoci che la dieta Mediterranea non contempla bacon e hot dogs!

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