Attualità

La dieta di Dio

pubblicata il 20.12.2013

"Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti". Prende spunto da questo versetto del libro di Daniele della bibbia, una delle diete più popolari del momento negli Stati Uniti: la dieta di Dio. In alcuni casi prende anche il nome di digiuno di Daniel, ispirandosi proprio all'episodio dell'assedio di Gerusalemme da parte del re di Babilonia Nabucodonosor. Questi catturò alcuni Giudei, fra cui Daniele, che dovevano essere educati per entrare a far parte della sua corte. L'educazione alimentare faceva parte del programma e il re aveva concesso loro una razione giornaliera di cibo babilonese accompagnato da del vino. Ma Daniele ottenne, assieme ad alcuni compagni di prigionia, di poter alimentarsi di sole verdure ed acqua per 10 giorni, al termine dei quali "le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re". E proprio di questo si tratta, pur nelle sue varie versioni e nell'allungamento dei tempi: una dieta di 21 giorni, durante i quali si possono mangiare solo frutta, verdura e cereali integrali. Una dieta vegana a tutti gli effetti, che i seguaci integrano con alcuni giorni di digiuno, per recuperare un'altra tradizione cristiana. Una dieta nata per avvicinarsi a Dio, spirituale a tutti gli effetti, ma che i fedeli dicono di aver trovato utile anche per il corpo, oltre che per lo spirito. Altri ancora l'hanno trovata utile per il business, come Rick Warren, leader della Chiesa di Saddleback in California, che è riuscito a vendere oltre 30 milioni di copie del suo libro e che sta per uscire con un secondo volume. La sua è una versione un po' edulcorata della dieta di Dio, e prevede un 70% di frutta e verdura e un 30% di proteine magre e cereali integrali. Un regime che lui consiglia di seguire per 40 giorni - gli stessi del diluvio universale - al termine dei quali si possono iniziare a reintrodurre carne e latticini. Un'altra dieta senza alcun principio scientifico, insomma, detossificante da una parte, ma molto squilibrata dall'altra e che non ha mancato di ricevere critiche da parte dei nutrizionisti. Il pericolo, specie se prolungata nel tempo, è che si manifesti una carenza di tutta una serie di vitamine che normalmente assumiamo con cibi di origine animale, con conseguenti potenziali problemi a muscoli e ossa. Insomma, avere fede non basta. Immagine: My Year Of Faith

Condividi

LEGGI ANCHE