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La dieta alcalina: favorevoli e contrari

pubblicata il 29.09.2014

Parlare di dieta alcalina è come entrare in un campo minato. Si tratta infatti di una delle diete più discusse del momento, che ha la sua schiera di tifosi e i suoi detrattori. Entrambi gli schieramenti sono molto agguerriti e non risparmiano critiche alla fazione opposta. Noi come sempre cerchiamo di fare il punto della situazione per permettervi di avere alcuni spunti di riflessione. Si tratta di una dieta che alcune fonti attribuiscono a tale Robert Young, altre invece al prof. Franz Xaver Mayr. Come ogni dieta, a seconda delle fonti che si consultano, presenta delle leggere differenze di approccio, ma la sostanza resta immutata. In pratica si tratta di privilegiare quelli che sono gli alimenti alcalini nei confronti di quelli acidi. Diciamo che il consiglio è di restare in un rapporto del 70-80% per gli alimenti basici e un 20-30% di alimenti acidi. Sono alimenti caratterizzati da pH basico - superiore a 7, per intenderci - le verdure, la frutta, i cereali, e l'olio d’oliva; sono invece acidi la carne, i latticini, l'alcol, il pane, il pesce e il caffè, solo per fare alcuni esempi. La misura viene fatta su una soluzione in acqua delle ceneri di questi alimenti, e non sull'alimento fresco. Secondo i sostenitori di questa dieta, privilegiando gli alimenti alcalini il nostro organismo sarebbe in grado di digerire molto meglio, oltre che di diventare più forte ad attacchi di virus e batteri dall'esterno. Alcuni si spingono anche oltre, sostenendo che la dieta alcalina sia in grado di rendere il nostro corpo in grado di combattere malattie anche gravi. Il consumo di alimenti acidi invece andrebbe ad alterare l'equilibrio del nostro organismo, provocando la perdita di minerali dalle ossa, oltre che condurre a una situazione di malessere in grado di sfociare anche in alcune malattie. L'altra campana sostiene invece che la dieta alcalina sia tutta una grande bufala, in quanto priva di fondamento scientifico. Le ragioni dei contrari ruotano attorno al fatto che il nostro corpo è costruito in modo da mantenere in maniera naturale il pH del sangue a un valore molto preciso: 7,4. Valori superiori o inferiori, soprattutto se prolungati nel tempo, portano danni molto gravi, fino alla morte. Per quello polmoni e reni, tramite la respirazione e la filtrazione, lavorano tutto il giorno in maniera molto raffinata per permettere al sangue di rimanere nel suo intervallo ottimale di pH. Gli alimenti che introduciamo con l'alimentazione non sono quindi in grado di modificare il pH del nostro organismo, come ribadito anche dal'American Institute for Cancer Research. La dieta alcalina quindi sarebbe assolutamente inefficace, tanto che l'Academy of Nutrition and Dietetics la considera un metodo non salutare per perdere peso.

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