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L'uovo di Pasqua Deluxe Lidl è andato a ruba e noi ci siamo chiesti perché

pubblicata il 10.04.2022

Abbiamo comprato l'unica versione ancora disponibile e abbiamo analizzato il fenomeno: ecco cosa ne pensiamo.

L’uovo di Pasqua Deluxe Lidl è finito in qualche giorno, lasciandoci una domanda: quali sono gli “ingredienti” che ne hanno determinano un successo fulminante? Se la sua fama va ascritta solo alla qualità del cioccolato, allora non possiamo aggiungere altro perché non lo abbiamo assaggiato. Nelle versioni cioccolato fondente e nocciole e in quella al latte e nocciole, è sparito dagli scaffali dei punti vendita di buona parte di Milano. “Finito subito” e “non arriva più”, le due risposte ricorrenti. La catena di discount di Dieter Schwarz (l’uomo più ricco di Germania di cui si sa veramente poco, abbiamo tentato di intervistarlo in passato ma senza successo) non è nuova a colpi di scena, apparentemente improvvisi, fra gli scaffali. Tutti ricordiamo le sneakers: sono state l’introvabile e iconico oggetto del desiderio del 2020.

Ci siamo dovuti accontentare di quello al cioccolato bianco con granella di pistacchio e mandorle. “Per chi non lo cerca né fondente né al latte”, tecnicamente per chi non lo cerca al cioccolato. 

Un successo annunciato

L’uovo di Pasqua Lidl non è al suo esordio ma viene dal successo dello scorso anno. Chi scrive non si ricorda la stessa risonanza nel 2021, ma gli ultimi sono stati anni in cui era facile distrarsi. Quest’anno è partito il social hype e si è fatto sentire più di quanto sia accaduto per l’uovo di Benedetta Rossi, per esempio. Nell’uovo Deluxe la combinazione dei fattori è fatale.

Intanto è un uovo solidale. Lidl dona 1 euro a L’Albero della Vita per ogni uovo Deluxe al cioccolato al latte con nocciole (solo questa versione). Un sostegno destinato a tre progetti: Varcare la Soglia che aiuta le famiglie in difficoltà, ZeroSei che a Milano aiuta i bambini allontanati dalle famiglie per incurie fisiche e affettive, e Rondine che a Baggio supporta donne e madri sole, vittime di violenze o che vivono in condizioni di degrado e povertà. Voto 10 insomma.

Le nocciole sono tante e per il 40% intere. L’effetto wow è garantito all’apertura. Sulla superficie interna le nocciole (così come i pistacchi nel nostro) compongono la crosta di un pianeta nuovo attivando i neuroni deputati alla sorpresa, ma soprattutto al desiderio. Così irregolare da evocare inconsapevoli sensazioni di artigianalità.

Sulla confezione, a sinistra, svetta il logo Rainforest Alliance Certification, un marchio che, come dichiara l’organizzazione, ha lo scopo di aiutare i consumatori a fare le scelte migliori per loro stessi, per tutti gli altri e per la natura. Il riferimento qui è al cacao, che sappiamo spesso al centro di vicende poco onorevoli. Anche in questo caso promosso subito.

Il pack è pura infanzia. Non c’è l’affettazione delle confezioni ricche, tutte tulle o ricami. È quello di quando molti di noi erano piccoli e le uova erano solo per i bambini. Incarto verde fuori e argento dentro, vecchia maniera. Uovo avvolto nell’alluminio. Supporto in plastica e regalino. Fine. Quanto basta per ricordarci che i più piccoli parlano un linguaggio essenziale.

Il regalo è irrilevante, chi di noi ricorda un regalo trovato nell’uovo? Ma tutti ricordiamo che una curiosa etichetta diceva qualcosa a proposito del fatto che fosse o meno adatta ai bambini più piccoli. Insomma, occhio a non mangiarlo. Qui il regalo non è dentro l’uovo, come si aspetta chi non apre uova di Pasqua dal secolo scorso, qui sta nel supporto. Ma non ricorderemo quest’uovo per la sorpresa, questo è certo.

L’azienda che lo produce è italiana: la Suissa Srl che sta ad Arquata Scrivia, in Piemonte, zona di cioccolatieri raffinati e di nocciole preziose (la zona, non sappiamo se l’uovo contiene quelle locali). 

Il prezzo, almeno di quello al pistacchio, è di poco meno di 9 euro, per 350 gr. L’altro giorno in redazione ci serviva un uovo di Pasqua per uno scatto, l’abbiamo acquisto in una pasticceria non particolarmente blasonata pagandolo 35 euro per 500 gr. Quello di Benedetta vale 13,99 per 250 grammi. Tanto per offrire lo spunto per un confronto, dove il confronto comunque non ha molto senso. 

Il discount di moda

In tutto questo non vi abbiamo detto se ci è piaciuto, non lo abbiamo fatto perché il sapore dell’uovo è la cosa meno interessante da riferire. E non perché non sia gradevole. È cioccolato bianco, è molto dolce e si presta poco a un assaggio consapevole e critico. Insomma è sfiziosetto, con quel salato che ogni tanto arriva al palato, è come le patatine, non le degusti, è pura gola. L’obiettivo non è sollecitare le papille gustative a un’esperienza che resti a lungo nella memoria.

L’uovo Deluxe è un’altra dimostrazione che si può essere un discount di moda. E che Lidl sa bene come far parlare di sé. Bravi eh.

A.M.

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