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Cucina ebraica: tre ricette buonissime da provare

pubblicata il 04.06.2018

La cucina ebraica è molto varia ed ha molti punti di contatto con la cucina mediorentale. Di fatto riunisce le ricette cucinate dalle comunità ebraiche in giro per il mondo, nel rispetto delle proprie regole alimentari religiose (la kasherut).

Benedetta Jasmine Guetta, che cura il foodblog Labna.it, dedicato proprio alla cucina ebraica in Italia, ha realizzato per Il Cucchiaio d'Argento tre piatti veloci ed appetitosi legati alla sua cultura che trovate nella gallery. La famiglia di Benedetta viene infatti dalla Libia, anche se vive a Milano da una generazione. Orgogliosa delle proprie radici, della sua fede e delle ricette legate a una storia millenaria, Benedetta racconta ai lettori del Cucchiaio.it parte del suo mondo gastronomico, tra viaggi e sapori da provare. 

LA PRIMA RICETTA - Il babaganoush, chiamato anche caviale di melanzane, è una salsa mediorientale che si ottiene mescolando polpa di melanzane arrostite, tahina (pasta di sesamo) e spezie. Se ne contendono le origini Libano, Turchia ed Egitto, ma il piatto è così diffuso in tutto il Mediterraneo che è impossibile definirne l'autentica nazionalità. 

Molto curioso è anche il nome del piatto: bābā in arabo significa papà, mentre ghannūj (di interpretazione più incerta) significa viziato: ci piace immaginare che chi ha inventato la ricetta l'abbia preparata per il proprio papà, goloso di melanzane saporite e speziate. LEGGI I PASSAGGI NELLA GALLERY.

Compagno inseparabile dell' hummus, cui lo accomuna la tahina, sempre presente nel vassoio del mezzè - il grande assortimento di antipasti tipico della cucina araba e mediorientale - il babaganoush si serve con la pita e i falafel.

LA SECONDA RICETTA - La basbousa è un dolce mediorientale diffuso in tutto il Mediterraneo. Si tratta di una torta molto semplice a base di semolino, decorata con una mandorla su ogni fetta e bagnata con uno sciroppo di zucchero aromatizzato con acqua di fiori.

Ne esistono varianti in tutto il Medioriente: in Israele si chiama basbousa, in Libano invece namoura (che però, a volte, include il cocco!), in turco e in greco revani... cambiano i nomi, ma il delizioso dolce è sempre lo stesso. LEGGI I PASSAGGI NELLA GALLERY.

Dato che la torta è molto calorica perchè intrisa di sciroppo, vi consigliamo di non esagerare: mangiatene un pezzo piccolo per volta, accompagnandolo con una tazza di caffè nero o the alla menta. 

LA TERZA RICETTA - La challah è il pane con cui gli ebrei celebrano l'inizio dello Shabbat, il giorno del riposo, che va dal venerdì sera al sabato sera. All’inizio di Shabbat, subito dopo il tramonto del sole, gli ebrei recitano una preghiera per rendere grazie a Dio per la creazione del mondo, il kiddush; durante questa preghiera si benedicono il vino e il pane, la challah appunto.

La challah è un pane molto simile al pain brioche, ma è un po’ meno dolce e più compatto; si prepara con l'olio invece del burro, per non infrangere il divieto ebraico di consumare nello stesso pasto carne e latticini. La challah in genere accompagna il pasto in luogo del pane, ma si presta perfettamente anche per colazione o merenda, ad esempio con la marmellata. LEGGI I PASSAGGI NELLA GALLERY.

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