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Come pulire le fave fresche in modo pratico spiegato per bene

pubblicata il 22.05.2023

Le fave sono fra i pochi legumi buoni anche crudi, accompagnati al pecorino come tradizione vuole, in insalata oppure ingrediente base di un pesto primaverile. La nota dolente è la pulizia, non è difficile ma è un procedimento che richiede pazienza. 

Pensateci bene prima di avventurarvi in una ricetta come il macco di fave con le fave fresche, per pulire 700 g di fave ci impiegherete 2 ore circa. Dopo un doveroso avvertimento vi spieghiamo, passo passo, come si puliscono le fave. Buone, sane e protagoniste di zuppe, risotti, piatti regionali e torte salate.

1° Step. Sgranatura

Le fave vanno prima sgranate, ovvero va eliminato il baccello. Poiché è duro e non si apre con la stessa facilità dei piselli è possibile aiutarsi con uno spelucchino, meglio ancora se a lama curva. Tagliate una delle due estremità e poi dividete in due il baccello seguendo il lato lungo la venatura centrale. Aprite il baccello, divaricatelo bene ed estraete le fave facendo scorrere il pollice lungo tutta la cavità.

2° Step. Pelatura

Dopo averle sgranate dovrete sbucciarle, ovvero eliminare il tegumento che le ricopre. È un’operazione che deve essere fatta a mano, una a una, non ci sono scappatoie. Noterete una piccola escrescenza su ogni fava, eliminatela. Se sotto l’escrescenza ci sono segni neri vuol dire che le fave non sono freschissime, se è completamente verde probabilmente sono state raccolte da poco. Anche in questo caso potete aiutarvi con uno spelucchino, facendo un taglietto in un angolo della fava, vi servirà a velocizzare il processo di pulizia. Il tegumento nelle fave piccole è sottile, potreste anche pensare di non eliminarlo, ma in quelle grandi è amaro e coriaceo, sgradevole al palato.

A questo punto otterrete dei semi di un verde brillante che potrete consumare crudi oppure cucinare.

Non buttate i baccelli

Tegumento e baccelli si possono utilizzare per un brodo vegetale zero sprechi. Ma non solo, i baccelli, dopo averli selezionati, eliminando quelli che presentano segni scuri o non sono particolarmente compatti e croccanti, potete farli saltare in padella, con aglio, olio, sale e pepe.

Come cucinare le fave ve lo abbiamo spiegato nel dettaglio, questi legumi, proteici, vitamici e ricchi di fibre sono protagonisti di molte ricette tradizionali regionali come la scafata o la vignarola.

Tutte le nostre ricette con le fave.

A.M.

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