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Antiaderente. Sfatiamo le dicerie!

pubblicata il 14.10.2016

Siamo talmente abituati a usare le pentole antiaderenti in cucina che, ormai, non facciamo più caso a come sia cambiato il nostro modo di cucinare con l’avvento di tecnologie e materiali evoluti.

Perché l’antiaderenza in cucina è stata un mito per diverse generazioni. Le nostre nonne erano obbligate a ungere abbondantemente le padelle, vuoi con lardo, vuoi con strutto, vuoi con burro o con olio. Il grasso prescelto serviva a impedire che gli alimenti si attaccassero al fondo della padella, oltre che, in molti casi, a dare energia a chi passava la giornata lavorando nei campi.

Oggi che gli stili di vita sono profondamente cambiati, abbiamo bisogno di strumenti di cottura che ci permettano di mangiare sano, senza sacrificare il gusto. Come le padelle antiaderenti.

I rivestimenti moderni ci aiutano a realizzare alternative leggere dei piatti tradizionali, lavorando di fantasia e con un po’ di tecnica. L’antiaderenza ci consente, infatti, di eliminare, dalla fase di cottura, i grassi animali e vegetali. Che potremo, però, utilizzare a crudo, a fine cottura, per fare il pieno di sapore e di salute.

È il caso dell’olio extravergine di oliva che, a crudo, riesce ad esprimere al meglio il suo gusto e i suoi aromi. Ma non solo. Perché l’olio extravergine di oliva a crudo consente un miglior assorbimento delle proteine liposolubili, come il betacarotene presente nelle carote, ma anche nel pomodoro. Quindi, via libera a un bel sugo di pomodoro per la pasta, condito, solo alla fine, con un filo di extravergine. Ma le padelle antiaderenti sono perfette anche per le cotture dorate e croccanti, che donano ai piatti attrattività e piacevolezza al palato. In tutto questo, le padelle Olivilla hanno portato sul mercato un’ulteriore e importante innovazione: lo speciale rivestimento Ollia-tech all’olio di oliva. Siamo, infatti, abituati a leggere, sulle istruzioni di utilizzo delle pentole antiaderenti, che, prima di utilizzarle per la cottura, è necessario ungerle con un batuffolo imbevuto di olio di oliva. L’operazione descritta è assolutamente superflua nel caso di Olivilla, perché questa padella contiene già la percentuale di olio adatta a saturare i pori del PTFE (politetrafluoroetilene). Si ha, così, una maggiore antiaderenza, per risultati sempre impeccabili in cucina. Olivilla è realizzata con materiali di qualità e il suo fondo ad alto spessore riduce i tempi di cottura dei cibi e, quindi, anche l’energia consumata, sotto forma di gas o di elettricità. E se avete un piano ad induzione, niente paura: Olivilla, con il suo disco in acciaio ferritico applicato sul fondo, ne permette l’utilizzo anche su questi moderni sistemi di cottura. Olivilla è un prodotto ideato e realizzato completamente in Italia e il suo rivestimento Ollia-tech è brevettato.

Non dimentichiamo, infine, che meno cibi attaccati significa anche meno tempo speso a lavare le pentole e, quindi, più tempo per se stessi. Che, ai giorni nostri, è sempre di più un lusso.

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